Ricomincio da tre: 40 anni fa usciva il capolavoro di Massimo Troisi

“Ricomincio da tre” è stato il primo film di Massimo Troisi. Uscito 40 anni fa, regalò il successo al comico napoletano e a Marco Messeri, che oggi lo ricorda così

Uno dei film imperdibili della comicità all’italiana compie 40 anni. “Ricomincio da tre” fu il primo film diretto e interpretato da Massimo Troisi, e ancora oggi resta uno dei più amati. La pellicola fu campione d’incassi nel 1981, guadagnando 15 miliardi di lire e stabilendo un nuovo record di permanenza nelle sale: 43 settimane consecutive. Arrivarono anche i riconoscimenti ufficiali, con la vittoria di due David di Donatello, quello per il Miglior film e per il Miglior attore e un Nastro d’Argento alla regia.

Il film catapultò il comico napoletano nell’Olimpo del cinema nostrano e la notorietà raggiunta gli consentì di girare in breve tempo altri celebri lungometraggi: “Morto Troisi, viva Troisi!”, “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” e “Le vie del Signore sono finite”. Al suo fianco c’era l’attore Marco Messeri, amico fraterno e compagno di palcoscenico. Oggi, in occasione dell’anniversario di “Ricomincio da tre”, lo ricorda così.

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“Ricomincio da tre”: compie 40 anni il capolavoro di Massimo Troisi

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Messeri nel film interpreta il ruolo di un uomo in cura nella struttura psichiatrica dove Gaetano, il personaggio di Troisi, troverà l’amore. La loro scena più celebre insieme è proprio quella del primo incontro fra Gaetano e il “matto”, in una sala d’attesa della clinica. Un botta e risposta nonsense che ha fatto la storia del cinema. L’attore toscano ricorda la genialità di Troisi: “Massimo aveva le idee chiare sul tipo di umorismo da usare in quello sketch. Una mattinata di riprese e andò subito bene”.

Messeri spiega che l’amicizia fra di loro iniziò negli anni ’70: si conobbero quando entrambi erano agli esordi e cercavano la fama nei teatri romani, fra tante avventure e qualche flop. Poi rivela un divertente retroscena sulla genesi di “Ricomincio da tre”. “Quando Massimo mi chiese di partecipare al suo primo film non aveva molti fondi per girare e io lo feci gratis. Così dissi alla produzione: se il film va bene, mi regalate un televisore a colori. E il tv color arrivò”.

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Messeri, che oggi ha 72 anni, confessa di ricordare con nostalgia l’amico scomparso prematuramente, a soli 41 anni nel 1994, per via dei suoi pregressi problemi di salute. Penso spesso a Massimo – dice l’attore toscano – e so che avrebbe trovato delle chiavi meravigliose per sorridere anche dei vaccini e della situazione che stiamo vivendo”.

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