Pandemia: grave la situazione in 12 regioni italiane

La pressione sulle strutture sanitarie ha raggiunto livelli allarmanti in 12 regioni italiane. In lockdown due italiani su tre 

grave la situazione in 12 regioni italiane
(Getty Images)

La situazione in Italia appare allarmante per quanto riguarda le terapie intensive che, in 12 regioni, risultano essere sovraffollate. La pressione sugli ospedali, dunque, continua a farsi sentire nonostante la curva dei contagi abbia iniziato una fase discendente.

Le norme di contenimento dei contagi dovrebbero, infatti, restituire i risultati solo tra un paio di settimane. Nella giornata di ieri sono stati ancora registrati 13.846 casi positivi, sebbene 1.421 contagi in meno rispetto al lunedì della settimana scorsa. Stando ai risultati delle indagini condotte da Agenas, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, sono 12 le regioni che hanno superato la soglia critica di occupazione, che si attesta intorno al 30%, nei reparti di terapia intensiva.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> La Germania prolunga il lockdown, in arrivo nuovi accordi sul vaccino

Italia: 12 regioni in affanno sulle terapie intensive

grave la situazione in 12 regioni italiane
(Getty Images)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Coronavirus, il bollettino del 22 marzo: 13.846 casi e 386 decessi – VIDEO

La situazione epidemiologica del nostro Paese continua a destare preoccupazione; 12 regioni, infatti, risulterebbero aver superato la soglia critica nei ricoveri in terapia intensiva. Emilia Romagna, Marche, Lombardia, Piemonte, Umbria e provincia autonoma di Trento: queste tra le regioni che hanno raggiunto livelli preoccupanti e tutte al di sopra del 50%, rispetto al 30% del limite critico.

Non migliora, purtroppo, la situazione in alcuni reparti. In quelli di medicina interna, infettivologia e pneumologia, la soglia critica del 40% risulta essere ampiamente superata in 9 regioni. Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Umbria e Lazio. Anche i decessi, purtroppo, aumentano: ieri ne sono stati registrati 386, ben 32 in più rispetto a lunedì scorso e 68 rispetto a due settimane fa.

La situazione, insomma, appare piuttosto grave e richiama ulteriormente la necessità di imprimere un’accelerazione ai vaccini. Il premier Draghi, a tal proposito, si è riunito con il capo della Protezione civile Curcio e con il commissario straordinario per l’emergenza Figliuolo per fare il punto sulla campagna vaccinale.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter

grave la situazione in 12 regioni italiane
(Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

Nel frattempo, lo stesso Figliuolo ha comunicato che, entro le prossime 24 ore, si attende almeno un milione di dosi del vaccino Pfizer che sarà distribuito tra le varie regioni.

Impostazioni privacy