Uccisa tra le braccia del padre: morta bambina di soli 7 anni

Un gruppo di soldati ha sparato ed ucciso una bambina di soli 7 anni mentre era in braccio al padre, durante un raid all’interno di un’abitazione.

Esercito Myanmar
(Getty Images)

Una bambina di soli 7 anni è stata uccisa mentre si trovava in braccio del padre. Questa la terribile tragedia consumatasi a Mandalay, in Myanmar. Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di militari durante un raid in casa dell’uomo avrebbe aperto il fuoco colpendo la piccola. Dopo lo sparo, il fratellino della bimba avrebbe aggredito i soldati che lo hanno picchiato e successivamente arrestato. La bimba è la più giovane vittima più piccola della repressione dell’esercito in seguito al colpo di Stato perpetrato in Myanmar.

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Myanmar, raid di un gruppo di soldati in una casa: uccisa bambina di soli 7 anni

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Ancora sangue in Myanmar, dopo il colpo di Stato messo in atto dalle forze armate birmane lo scorso 1 febbraio. Una bambina di soli 7 anni, Khin Myo Chit, è stata uccisa nel corso di un raid all’interno di un’abitazione da parte dei militari. Stando a quanto riporta il quotidiano locale Myanmar Now, un gruppo di militari avrebbe fatto irruzione in una casa di Mandalay nel pomeriggio di ieri ed avrebbe ordinato ai membri della famiglia residente di sedersi. I soldati hanno chiesto al padre della vittima quante persone vi fossero all’interno dell’abitazione. L’uomo avrebbe risposto e ribadito più volte che il nucleo familiare era composto da sei persone. A quel punto, non credendogli un agente avrebbe aperto il fuoco ferendo a morte la bimba che si trovava seduta sulle ginocchia del genitore.

Il fratello di Khin Myo Chit, un ragazzo di 19 anni, si è avventato contro il gruppo dei militari che lo ha picchiato e successivamente arrestato. I familiari, quando l’esercito ha lasciato la casa, ha portato la piccola in ospedale, ma i medici non hanno potuto far nulla per salvarla. Khin Myo Chit è la vittima più giovane della repressione militare iniziata con il colpo di Stato.

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A raccontare quei terribili istanti, riporta Myanmar Now, è stata la sorella della bimba, Aye Chan San. La ragazza ha spiegato come il gruppo di militari sia entrato nella loro casa sfondando la porta a calci. “Stiamo – ha aggiunto – soffrendo molto. Siamo addolorati per Khin Myo Chit e preoccupati per nostro fratello

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