La stupra, la minaccia di revenge porn e la violenta ancora: arrestato

Narcotizzata e violentata per oltre un mese, torna dal suo stupratore dietro minaccia di diffondere i video. Ma lui la violenta ancora: arrestato

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(Pixabay)

Un incubo durato oltre un mese, fra violenze e abusi. Un 46enne di Brugherio, in Brianza, ha ripetutamente narcotizzato e stuprato una 51enne, riprendendo il tutto con una videocamera. Una vicenda scioccante sia per la gravità dell’accaduto, sia perché la donna è finita per due volte nelle mani del suo aguzzino.

La 51enne aveva appena cominciato una relazione con l’uomo ed era andata a trovarlo nella sua abitazione. Ma una volta entrata, per lei è cominciato un calvario. L’uomo l’ha segregata in casa e l’ha sottoposta ad ogni tipo di abusi, legandola e stordendola con delle droghe. Solo il 27 marzo, la donna è riuscita a liberarsi e a scappare dall’appartamento. Si è trascinata in cortile, dov’è stata soccorsa da alcuni passanti che hanno allertato il 118.

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Ricoverata in ospedale a Monza, la 51enne ha raccontato ai Carabinieri delle sevizie subite. È quindi scattato il “codice rosso“, la procedura legata ai reati di origine sessuale. Ma il suo stupratore l’ha minacciata di pubblicare sul web i filmati, e lei è tornata dall’uomo nel disperato tentativo di fermarlo. E così è stata vittima di un’altra violenza sessuale.

Il 46enne l’ha drogata e stuprata ancora. Ma stavolta un vicino di casa ha allertato i Carabinieri che hanno fatto irruzione nell’appartamento. Lì hanno trovato la 51enne a terra, ancora sotto l’effetto del narcotico. La donna è stata ricoverata nella clinica Mangiagalli di Milano.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e revenge porn. In casa gli agenti hanno scoperto corde, manette, collari erotici, la telecamera ancora accesa e i farmaci narcotizzanti e ai medicinali che l’uomo aveva usato sulla vittima.

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Il 46enne era già noto alle forze dell’ordine. L’ex moglie lo aveva denunciato a metà marzo e il Tribunale aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare per reati simili: violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e revenge porn.

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