Chi l’ha visto, il mistero della telefonata anonima di Piero Pulizzi

Durante la puntata del 7 aprile di “Chi l’ha visto” si torna a parlare della scomparsa di Denise Pipitone e di alcuni aneddoti che fanno sperare fortemente che la bambina sia ancora viva.

Denise Pipitone Olesya voglia pancia
Denise Pipitone (Instagram @salvosottile_)

Dopo il caso di Olesya Rostova, la ragazza russa che cerca disperatamente la sua mamma e la cui somiglianza con Piera Maggio è impressionante, si continua a parlare della scomparsa di Denise Pipitone da Mazzara del Vallo il primo settembre 2004, ben 17 anni fa.

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La misteriosa telefonata a Piero Pulizzi

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Il 14 gennaio 2005, quando la piccola Denise è scomparsa da pochi mesi, Pietro Pulizzi ricevette un messaggio che lo avverte che c’è stata una chiamata. Lui non conosce quel numero ma richiama subito perché ogni telefonata in quel momento potrebbe essere fondamentale.

Nessuno risponde e il telefono squilla a vuoto ma viene richiamato e risponde. Piero sente una donna straniere e una bambina che piange così subito chiama l’avvocato e parla di questa telefonata.

Non sa però che Piero in quel momento è intercettato da una cimice nella sua automobile. A chiamare Piero Pulizzi è stata un’utenza di un pregiudicato straniero che vive a Marsala, il capo di una famiglia rom.

Il giorno dopo però gli inquirenti si recano immediatamente nella casa dell’uomo e lo trovano con moglie e figli. La telefonata a Piero Pulizzi è partita da un telefono in uso a Jolanda, figlia del capo famiglia.

Jolanda nega di conoscere Piero e di averlo mai chiamato ma quando consegna il suo cellulare agli inquirenti gli uomini notano che quel numero è memorizzato come “Piero Fra”. Allora perché la famiglia rom sostiene di non conoscerlo? Perché una ragazza di quella famiglia ha quel numero?

Jolanda disse che non ne sapeva nulla e che quel telefono lo aveva comprato il padre di seconda mano. A seguito di questa segnalazione il campo nomadi della famiglia venne perquisito due volte ma di Denise non c’era alcuna traccia.

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Oggi dopo 17 anni quelle chiamate rimangono un mistero e rimane un mistero anche la donna che a Milano viene immortalata da una guarda giurata con una bambina che chiama “Danàs”.

 

 

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