Uno Mattina, Alessio Boni racconta il retroscena della paternità: “Non pensavo fosse così”

Stamane ospite a Uno Mattina l’attore Alessio Boni che da domenica 11 sarà nuovamente in tv con la fiction “La compagnia del cigno 2”

La clip video di presentazione dell’ospite dell’intervista delle 8.37 a Uno Mattina lo ha descritto come “artista poliedrico e tra i più amati della fiction e del cinema italiano”. Alessio Boni sarà nuovamente in tv domenica 11 aprile con “La compagnia del cigno 2” che racconta le vicende del conservatorio di musica “Giuseppe Verdi” di Milano con i suoi allievi e il maestro Marioni interpretato proprio dall’attore.

Non vedo l’ora riparta”, esordisce Boni non appena attacca la diretta in studio. Frittella gli chiede se si ritrova nel maestro da lui impersonato nella fiction di successo. “Mi hanno presentato su di un piatto d’argento questo personaggio, e per questo ringrazio la produzione. Mi ci ritrovo molto perché la cocciutaggine che dimostra nel campo musicale è la stessa che ci deve essere nella recitazione”.

Il maestro Marioni però a differenza mia – continua – è spigoloso, umano certo, ma non accetta nessuno sbaglio. Per immedesimarmi nel personaggio mi sono rifatto alle sfuriate di Arturo Toscanini ai suoi allievi in orchestra quando sbagliavano. Non avete idea le ca**te che faceva!

Alessio Boni spiega che la fiction è tra le più belle che ha girato per via dei temi trattati e perché mette in primo piano la cultura tanto snobbata in questi mesi di pandemia. Per lui l’arte non accetta la mediocrità, e negli episodi della seconda stagiona ancora una volta si parla di sacrifici e volontà di farcela. Annuncia anche due new entry nel cast che però non svela per mantenere viva la suspense.

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Alessio Boni: “Per me la paternità è come la Cappella Sistina”

Uno Mattina intervista Alessio Boni
Alessio Boni (screen video)

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L’intervista è stata anche l’occasione di presentare il suo ultimo lavoro editoriale, “Mordere la nebbia” edito da Solferino, dove Boni ha ricostruito il cammino lavorativo compiuto a partire dal successo raggiunto nel 2003 con “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana. Un romanzo biografico dedicato al figlio Lorenzo che abbiamo visto tutti l’anno scorso sul tappetto rosso del Festival del Cinema di Venezia mentre era portato in braccio a piedi nudi proprio da Boni accompagnato dalla compagna Nina.

La Giandotti gli chiede cos’è per lui la paternità e l’ospite non esita ad usare una metafora stringente e acuta: “E’ come una Cappella Sistina, tanto per tirare in ballo Caravaggio che ho interpretato con orgoglio. Avere un figlio è un’esperienza meravigliosa che ti cambia la vita, sono 100 Cappelle Sistine perché ti proietta su una dimensione diversa e nascosta, ti fa uscire una nuova forma d’amore che non pensavi di avere”.

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Uno Mattina intervista Alessio Boni
Uno Mattina – Boni (screen video)

Boni confessa che essere padre a 53 anni non è stata una scelta facile ma gli mancava finora la persona giusta e con Nina finalmente ha deciso di costruire questa nuova realtà intima. Ha gli occhi visibilmente commossi nel parlare del figlio, tant’è che Monica Giandotti si azzarda a confessargli di non avere mai visto un uomo con un approccio così “femminile” nel parlare del proprio piccolo.

 

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