Usa, ragazzo afroamericano ucciso da un agente: nuove proteste contro la polizia

Un ragazzo afroamericano di soli 20 anni è stato ucciso da un agente di polizia che ha aperto il fuoco durante un controllo.

Polizia Usa
Polizia durante gli scontri a Minneapolis (Getty Images)

Nel pomeriggio di ieri, un ragazzo afroamericano di 20 anni è stato ucciso dalla polizia di Minneapolis, negli Stati Uniti. Il 20enne sarebbe stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco esploso da un’agente durante un arresto. Diffusasi la notizia sono scoppiate nuove proteste proprio mentre in città si sta svolgendo il processo contro il poliziotto accusato di aver ucciso George Floyd a maggio dello scorso anno.

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(Yildiray Yücel Kamanmaz – Pixabay)

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Dramma nel pomeriggio di ieri, domenica 11 aprile, a Minneapolis, cittadina dello stato del Minnesota (Usa). Un ragazzo afroamericano di 20 anni, Derek Chauvin, è morto dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola esploso da un agente di polizia. Stando a quanto ricostruito, come riportano i media locali d il quotidiano The Guardian, la vittima era stata fermata in auto dalla polizia per delle presunte violazioni del codice della strada a Brooklyn Center, nella periferia della città.

L’agente, durante il controllo, si sarebbe accorto che nei confronti del giovane pendeva un mandato d’arresto e mentre provava ad arrestarlo il 20enne avrebbe provato a risalire in auto. A quel punto, uno degli agenti avrebbe impugnato la pistola ed aperto il fuoco colpendo Chauvin. Purtroppo a nulla sono valsi i successivi tentativi di soccorso per il 20enne, deceduto dopo essere stato ferito.

Quanto accaduto ha scatenato nuove proteste e scontri in città, dove si sta svolgendo il processo che vede imputato Derek Chauvin, l’agente di polizia accusato di aver ucciso George Floyd nel maggio del 2020. Numerose persone si sono radunate in strada per protestare contro la polizia che ha allertato e fatto intervenire le squadre antisommossa.

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Dopo quanto verificatori, il sindaco di Brooklyn Center, Mike Elliott, ha deciso di imporre un coprifuoco in città per cercare di evitare nuove tensioni. Il primo cittadino ha chiesto, difatti, ai residenti di rimanere all’interno delle proprie abitazioni.

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