Alessandro Gassmann, lo spione? La critica di Rita Dalla Chiesa: “Non avrebbe dovuto”

Polemica su Alessandro Gassmann. Il noto attore si è coperto di atto di delazione e sta raccogliendo numerose critiche anche da parte di personaggi noti

Non accennano a sedarsi le critiche che hanno investito Alessandro Gassmann. Il noto attore qualche giorno fa aveva annunciato sui suoi profili social di aver fatto atto di delazione nei confronti di alcuni vicini di casa. Non ligi alle regole restrittive vigenti al momento nel nostro paese riguardo il divieto di assembramenti a causa della pandemia da Covid19, erano intenti a fare un party, tra musica e risate.

Alessandro Gassmann, infastidito dal chiasso, li ha così denunciati alle autorità. Il pubblico si è nettamente diviso fra quanti hanno supportato il suo gesto, il senso di responsabilità nei confronti della legge, e chi, senza mezzi termini, gli ha dato dello spione.

Anche alcuni personaggi pubblici hanno commentato la vicenda. Scopriamo cosa hanno detto.

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Rita Dalla Chiesa ospite del programma Pomeriggio 5, condotto da Barbara D’Urso, non ha dubbi e si schiera nettamente in contrapposizione rispetto a Gassmann. Ha detto di fronte alle telecamere di Canale 5: “La delazione è una delle cose che mi fa più schifo in assoluto. Mi dà veramente fastidio, è una cosa che non potrei mai fare.” Prosegue inoltre trovando una soluzione: “Al limite io sarei andata dove si stava svolgendo la festa, avrei suonato il campanello per dire tutto quello che pensavo di loro. Li avrei avvertiti che sarebbe stata chiamata la polizia qualora avessero continuato. La delazione, però, proprio no”.

In una diversa occasione, anche il cantante Enrico Ruggeri non ha sostenuto l’operato di Gassmann:Grande attore e regista ma con un po’ di nostalgia per i tempi andati della Germania Est”.

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Anche il giornalista Nicola Porro lo stronca nettamente e ci va giù pesante con queste parole: “Tutto molto tetro, questa repubblica sovietica fondata sulla segnalazione, sentili sentili ‘sti schifosi, mamma guarda come si divertono, adesso li aggiusto io, chiamo il 113 e non ci penso più. E la polizia arriva e poi non si sente più niente, silenzio di lockdown, e Ale Gassmann è appagato, è fiero e può annunciarlo urbi et orbi via Twitter”.

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