Navalny trasferito nell’ospedale dell’IK-3, lo staff: “colonia di tortura”

Nuovo trasferimento per avviare la “terapia vitaminica”: le condizioni di Navalny sono “soddisfacenti” agli occhi del servizio penitenziario.

Nuovo trasferimento nell’ospedale dell’Ik-3 per “terapia vitaminica“. Questo è l’ultimo aggiornamento di lunedì (19 aprile) sulla situazione di Alexei Navalny. Detenuto nella colonia penale di Pokrov, il dissidente politico è stato nuovamente spostato in un’altra unità carceraria. La nuova colonia penale è l’Ik-3, Servizio Penitenziario Federale russo (FSIN), ubicata sempre nella regione di Vladimir a 180 chilometri a est di Mosca. La struttura detentiva è caratterizzata da un enorme ospedale, dove, secondo quanto riferisce lo staff di Navalny, finiscono sotto osservazione medica solo i detenuti malati gravi.

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Lo staff di Navalny: “Non lasciatevi ingannare”

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Il nuovo trasferimento è necessario per avviare la “terapia vitaminica” prescritta ad Alexei Navalny. Ciononostante, numerose contraddizioni emergono dal confronto tra i rapporti del servizio penitenziario e le dichiarazioni online dello staff del crociato anti-corruzione. Difatti, mentre agli occhi delle guardie carcerarie le condizioni di salute del nemico numero uno del Cremlino siano “soddisfacenti” grazie alle abituali visite del medico generico; gli avvocati del leader dell’opposizione sostengono vivamente il contrario.

Domenica (18 aprile) la portavoce di Navalny, Kira Iarmych, ha dichiarato chiaramente su Facebook le gravissime condizioni fisiche in cui si ritrova il detenuto: “Navalny sta morendo, la sua situazione è questione di giorni.“ La notizia ha trovato conferma anche nel risultato delle analisi del sangue: livelli troppo elevati di potassio sono spia di un malfunzionamento del fegato, con conseguente aumento di probabilità di sviluppare un arresto cardiaco in qualsiasi momento.

Non fatevi ingannare, il nuovo trasferimento è la prova che la salute di Navalny stia progressivamente peggiorando.” – ha precisato su Twitter Ivan Zhdanov, direttore del Fondo Anti-Corruzione, ricordando al web che – “le informazioni attendibili sono solo quelle riportate dalle dichiarazioni dei suoi avvocati.

In merito, i sostenitori del 44enne hanno anticipato la manifestazione nazionale per mercoledì 21 aprile alle ore 19:00, quando il presidente Vladimir Putin darà voce all’annuale discorso alla Federazione. Dal ministero dell’Interno russo arriva l’invito a non partecipare a qualsiasi forma di protesta non autorizzata. In caso contrario, la risposta delle forze dell’ordine sarà immediata: “non permetteremo destabilizzazioni […] saranno prese misure per mantenere l’ordine nelle regioni del Paese“.

L’ultimo post Instagram pubblicato sull’account Instagram di Navalny riporta il motivo dell’anticipo: “Abbiamo deciso di non aspettare il raduno di 500.000 persone sul nostro sito web. Gli eventi si stanno muovendo troppo velocemente e troppo male. Non possiamo più rimandare.” Le proteste avranno luogo nelle piazze principali delle città della Federazione Russa. “La vita di Alexei Navalny e il destino della Russia dipendono da quanti cittadini scenderanno in piazza quel giorno.” – precisano gli organizzatori sul web – “Tutti possiamo fare qualcosa […] adesso. Uscite.

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Dall’altra parte del globo, anche gli USA esprimono il loro totale dissenso: “Se Navalny muore in carcere, la comunità internazionale prenderà seri provvedimenti contro le autorità russe.“, ha annunciato Andrew Sullivan, il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Joe Biden.

Fonte AP News

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