Disastri aerei, Volo Adam Air 574: 102 vittime, 0 sopravvissuti

La tragedia ad alta quota risale al 1 gennaio 1997, quando il Boeing 737-4Q8 precipitò in mare nei pressi dell’isola di Sulawesi.

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Boeing (Getty Images)

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Un tragico disastro aereo riporta il nome di Adam Air 574. Il Volo Internazionale di linea della compagnia aerea indonesiana avrebbe dovuto collegare le città di Surabaya e Manado. L’incidente risale al 1º gennaio 2007, quando il Boeing 737-400 precipitò in mare, nei pressi dell’isola di Sulawesi; tra il Borneo e le isole Molucche. La sfortunata concomitanza di diversi incidenti a bordo provocò l’ineluttabile evento. Tra questi vi è un errore umano all’interno del cockpit, l’insufficiente addestramento dei piloti e il malfunzionamento del sistema di navigazione inerziale. Il drammatico bollettino segnò 102 vittime: nello schianto morirono tutti gli occupanti dell’aeromobile. Allora, la tragedia fu bollata come la più grave mai occorsa a un velivolo a fusoliera stretta.

Le dinamiche dell’incidente

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Boeing (Getty Images)

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Il velivolo a cui era stato affidato il volo indonesiano era il Boeing 737-4Q8, numero di registrazione PK-KKW e S/N 24070. Progettato e ultimato nel 1989, l’apparecchio era motorizzato dalla coppia turbomotore CMF 56. Il giorno del disastro, l’aereo aveva alle spalle 45,371 ore di esperienza suddivise in 26,725 cicli. Nonostante il volo, il Boeing era stato preso in leasing dall’Adam Air. In passato, l’aeromobile a fusoliera stretta a corto-medio raggio aveva prestato il servizio a 8 differenti compagnie aeree. Tra i nomi c’era anche l’italiana Air One.

La rotta aerea del volo di linea prevedeva il decollo dall’Aeroporto di Juanda International Airport, Surabaya, Indonesia alle 05:59 UTC con piano di volo IFR, con destinazione la stazione di Sam Ratulangi, Manado, il cui arrivo era previsto per le 08:14. Quel 1° gennaio 2007, il Boeing partì regolarmente con autonomia di 4 ore e 30 minuti. I problemi iniziarono alle 06:29, quando la torre di controllo di Ujung si accorse che l’apparecchio non stava percorrendo la giusta rotta aerea. I successivi 9 minuti furono spesi in discussioni tra il pilota e il controllore su problematiche a bordo riguardo il sistema inerziale di navigazione, le condizioni meteo e il traffico aereo.

L’ultima comunicazione risale alle 06:56; il contatto radar si perse due minuti dopo. Alle 06:58 l’aereo si trovava a FL 350. L’allarme al SAR (Search and Rescue) arrivò alle 08:04. Le indagini furono affidate all’AAIC indonesiana (Aircraft Accident Investigation Committee). Le squadre dei soccorsi individuarono numerosi rottami galleggianti in prossimità della costa occidentale dell’isola di Sulawesi. Le scatole nere furono localizzate solo 20 giorni dopo dalla nave US Mary Sears ad una profondità di 1,900 metri. Recuperate il 27 agosto 2007 tramite un ROV, i dati del flight data recorder (FDR), estratti da Aviation Safety Network, precisarono la posizione del Boeing: FL 350 con velocità 0.75 Mach e in modalità Heading SEL e VNAV.

Il comando passò all’opzione Altitude Hold alle 06:56:36; una modalità che consente la re-inizializzazione del sistema di navigazione inerziale (IRS). Tuttavia, il Boeing non riuscì ad allinearsi e raggiunse un’inclinazione sempre maggiore. L’assetto passò in breve tempo da 35° a 60° a scendere e 100° verso destra. I numerosi tentativi di correzione da parte dei piloti si rivelarono un totale fallimento.

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Boeing (Photo by Stephen Brashear/Getty Images)

L’eccessiva velocità superò il limite massimo dell’apparecchio, provocando un nefasto tracollo della struttura.

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