Tra Fedez e censura, analogia dal passato: la storia di Massimo Troisi

Dopo l’episodio avvenuto tra Fedez e la Rai tornano alla memoria tanti avvenimenti passati simili. Tra questi il caso di Massimo Troisi è indimenticabile.

Il caso Fedez Rai è solo uno dei tanti episodi legati al tema della censura. Nel passato innumerevoli le situazioni in cui attori e artisti si trovarono a fare i conti con situazioni affini.

Indimenticabile l’episodio che vide protagonista Massimo Troisi. Attore, regista, sceneggiatore e cabarettista, fu tra i principali interpreti della storia del cinema italiano. Nato nel 1953, dal suo genio creativo diede vita a pellicole straordinarie. A soli 41 anni si spense a causa di un attacco cardiaco. Sin da bambino soffriva di problemi di cuore. Solo 12 ore prima aveva appena concluso la sua creazione più famosa de “Il Postino”.

Il noto regista nel 1982, al fianco dei colleghi Lello Arena e Enzo Decaro, avrebbe dovuto prendere parte al Festival di Sanremo. I tre, uniti nel noto trio de La Smorfia, si sarebbero dovuti esibire senza copione andando a braccio. In particolare avrebbero voluto affrontare tematiche relative alla politica e alla religione facendo riferimento al terremoto dell’Irpinia. Un tragedia avvenuta il 23 novembre del 1983. Ma qualcosa non andò come previsto.

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Massimo Troisi: per la censura disse no al Festival di Sanremo

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Era il 1982 quanto Troisi, insieme ai suoi colleghi, nell’ambito del Festival di Sanremo venne bloccato dalla censura. Il suo discorso a braccio venne infatti stoppato dagli autori. In particolare le parte inerenti al Presidente Repubblica Pertini in visita ai luoghi terremotati.

A seguito del blocco del suo discorso celebre il suo commento rilasciato al giornalista Gianni Vasione: “mo’ so’ indeciso tra una poesia di Giovanni Pascoli e una di Carducci”

Alla richiesta di omissione, il registra reagì rinunciando alla partecipazione al Festival e alla promozione della sua pellicola “Ricomincio da tre“, prevista per quell’anno.

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Ma il film fu comunque un successo che lo portarono alla vittoria di ben due David di Donatello.

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