La morte di Luana D’Orazio e il dolore di sua mamma. Sono due gli indagati per la tragedia

Luana D’Orazio è la giovane mamma di 22 anni morta a causa di un infortunio sul lavoro. Mentre stava effettuando le manovre di orditura è venuta letteralmente risucchiata dalla macchina (orditoio) che l’ha schiacciata con i suoi rulli. Inutili i soccorsi. 

 

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A parlare dopo la tragedia è la mamma di Luana, Emma Marrazzo che racconta della sua bambina volata via tragicamente.

La mamma racconta di come Luana era una ragazza dolce, umile, sensibile, solare, era felice di lavorare per il suo piccolo Donatello di 5 anni, inoltre era fidanzata da 2 anni e fantasticava molto sul suo futuro.

La morte di Luana porta alla luce le tante morti bianche che accadono in Italia ogni anni. Morire mentre si lavora onestamente e duramente è una sconfitta per l’intero Paese.

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La mamma di Luana chiede giustizia, Donatello avrà un angelo in paradiso

 

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Ora vuole giustizia la mamma di Luana. La Procura di Prato ha aperto un’inchiesta sul fatto ed ha scritto nel registro degli indagati due persone. Le indagini dovrebbero essere legate su degli accertamenti tecnici per il corretto funzionamento dell’orditoio.

La giovane Luana di soli 22 anni era mamma di Donatello, il suo principino di 5 anni. Ha lavorato per lui fino all’ultimo giorno della sua vita, ogni cosa era per lui, tutti i sacrifici fatti sarebbero stati la causa dei dei loro sorrisi.

Emma Mazzarro (mamma di Luana) spiega come al loro nipotino non faranno mai mancare nulla, anche se gli mancherà l’essenziale, la sua dolce e premurosa mamma. A lui diranno che è volata in cielo e che adesso è una luminosissima stella. 

Luana era una ragazza-madre, a 17 anni ha dato alla luce Donatello e per lui ha interrotti gli studi, si è rimboccata le maniche e ha iniziato a lavorare in un’azienda tessile come operai, amava quello che faceva soprattutto perché ogni piccolo gesto era mosso dal piccolo di 5 anni.

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La morte di Luana punta nuovamente i riflettori sulle morti bianche, tanti operai muoiono ogni giorno per la poca sicurezza sul lavoro, sprezzanti del pericolo portano a compimento i loro compiti ma troppo spesso queste mansioni si rivelano fatali.

 

 

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