Omicidio Cerciello Rega, la sentenza del tribunale di Roma: Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth sono colpevoli, per entrambi ergastolo.
E’ durata quasi dieci ore la camera di consiglio in cui i giudici della prima Corte d’Assise hanno dovuto decidere sulla richiesta di ergastolo formulata dalla Procura di Roma per Finnegan Lee Elder e Gabriel Natale Hjorth.
Questi ultimi erano stati accusati per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, che la notte del 26 luglio del 2019 è stato ucciso con undici coltellate a causa di una colluttazione in una strada.
Il fatto era avvenuto a Roma centro, a pochi passi da via Cavour.
La moglie del vicebrigadiere Rosa Maria Esilio ha seguito come sempre il processo, in tutte le sue 50 udienze, un percorso a tappe forzate, anche durante i lockdown, in cui si è ripercorso quanto accaduto in quella drammatica notte.
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Ergastolo per i due americani
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Il fatto è avvenuto dopo che i due americani erano in cerca di droga in zona Trastevere e avevano rubato lo zaino del pusher Sergio Brugiatelli. Da quel momento la polizia ha iniziato la trattativa per la restituzione dello stesso fino a che Elder ha inferto 11 coltellate a Cerciello che era intervenuto insieme al collega Andrea Varriale.
I due americani successivamente si sono dati alla fuga dirigendosi verso l’albergo in zona Prati dove alloggiavano.
Il rappresentante dell’accusa ha dichiarato: «I carabinieri si sono qualificati, hanno mostrato il tesserino ed erano in servizio: si sono avvicinati frontalmente, non alle spalle. Cerciello non è stato ammazzato con una coltellata ma con undici fendenti in meno di trenta secondi. La vittima non avuto il tempo di elaborare nessuna difesa attiva e comunque avrebbe potuto poco anche se fosse stato armato e non lo era».