Rifiuta la mascherina in classe e si incatena al banco: Tso per un liceale 18enne

Uno studente 18enne non vuole mettere la mascherina in classe e s’incatena al banco per protesta: ricoverato in Psichiatria. Polemiche sulla scelta del Tso

Mascherina classe rifiuto
(Pixabay)

Caos a scuola: uno studente di 18 anni ha rifiutato di mettere la mascherina in classe, come prevedono le disposizioni ministeriali per il contenimento del contagio. Il fatto è avvenuto a Fano, in provincia di Pesaro-Urbino. Nonostante gli insegnanti gli intimassero di indossare la protezione, che negli ambienti scolastici è obbligatoria, il ragazzo non ha ceduto. Anzi è arrivato al punto di incatenarsi al banco per non essere portato fuori dall’aula.

Visto il degenerarsi della situazione, la preside dell‘istituto Olivetti, in cui studia il giovane, ha dovuto avvertire le autorità. Ad arrivare sono stati i sanitari del 118 e una pattuglia della polizia. Il 18enne si è dimostrato irremovibile, e dopo due ore di trattative, si è deciso di portarlo con l’ambulanza in ospedale.

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Rifiuta la mascherina in classe: Tso per un liceale

Palermo senzatetto morto piazzale Ungheria
Ambulanza (Parilov- AdobeStock)

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Sembrerebbe che all’origine del suo rifiuto della mascherina, ci fosse stato il convincimento da parte di un conoscente 50enne, che lo avrebbe suggestionato a compiere azioni di protesta contro la protezioni anti-Covid a scuola.

I genitori sono stati subito avvertiti, e l’hanno raggiunto nella struttura ospedaliera. Al pronto soccorso del Santa Croce di Fano, il 18enne avrebbe reagito violentemente, scagliandosi contro il personale sanitario. Ciò ha provocato un nuovo intervento della polizia, e la decisione di sottoporre il ragazzo ad un Tso.

Il Tso è il “trattamento sanitario obbligatorio” che si applica in presenza di alterazioni psichiche che richiedono interventi terapeutici urgenti, pur senza l’assenso del paziente. Il 18enne infatti è ricoverato in Psichiatria per accertamenti: non è chiaro se soffrisse già di qualche patologia.

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rifiuta mascherina in classe
(Pixabay)

La vicenda sta facendo molto discutere soprattutto per la scelta di applicare il trattamento sanitario obbligatorio. Moltissimi fra studenti e docenti ritengono sia stata scelta una misura eccessiva. Anche Vito Inserra dell’associazione Libera.mente, una onlus che si occupa dei disturbi mentali dei più giovani si è interessato al caso del 18enne, criticando il Tso. “Si porti subito questo ragazzo in seno alla sua famiglia – ha tuonato – e si assista lui e i suoi cari con quella prossimità necessaria e di civiltà”.

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