Autobomba davanti a una scuola: almeno 30 vittime

La deflagrazione ha colpito un istituto femminile provocando almeno 30 morti e decine di feriti. Il bollettino non è definitivo.

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Ennesimo Ramadan di sangue a Kabul. La tragedia si è consumata ieri (sabato 8 maggio) in una scuola nel distretto di Dasht-e-Barchi, a ovest della capitale dell’Afghanistan. Il bollettino è drammatico: almeno 30 morti e decine di feriti. Tuttavia, secondo quanto ha riferito il portavoce del ministero dell’Interno, Tariq Arian, il bilancio è destinato a salire. Stando a quanto riferisce la BBC, la maggior parte delle vittime sono ragazze.

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Le dinamiche dell’esplosione

 

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Diversi testimoni hanno descritto di aver sentito tre esplosioni separate. Secondo i primi elementi, sarebbe stata un’autobomba l’ordigno esploso questo sabato in prossimità dell’istituto nel dipartimento della capitale afghana. All’esplosione sono seguite poi altri boati, provocati probabilmente dalla deflagrazione di alcuni razzi. Il dramma è avvenuto in strada mentre centinaia di residenti erano occupati a fare acquisti in occasione dell’Eid al-Fitr del 12 maggio, la festa dell’interruzione che sancisce la fine del digiuno musulmano.

Al momento nessuno ha rivendicato l’attacco a Dasht-e-Barchi, un’area spesso colpita dai militanti islamisti sunniti. Difatti, molti residenti dell’area colpita dalla deflagrazione sono principalmente musulmani sciiti e appartengono alla comunità di minoranza Hazara, originari della Mongolia e di altri paesi dell’Asia centrale, spesso oggetto di stigma e discriminazione da parte degli estremisti pashtun. Nel 2020, la stessa area era già stata colpita dall’ISIS con l’attacco contro un reparto maternità gestito da Medici Senza Frontiere.

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Al via l’inchiesta per terrorismo: lo ha annunciato Tariq Arian, portavoce del ministero dell’Interno afghano.

Fonte BBC

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