La Vita in Diretta, caso Denise Pipitone: “Trovammo una bara bianca”

A La Vita in Diretta, il programma del pomeriggio in onda su Rai Uno, condotto dal giornalista Alberto Matano si continua a parlare del caso della tragica scomparsa della piccola Denise Pipitone da Mazzara Del Vallo il primo settembre di 17 anni fa.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da La Vita In Diretta (@vitaindiretta)

Dopo anni si omertà e depistaggi si torna a indagare a Mazzara Del Vallo, in provincia di Trapani, una cittadina in cui il primo settembre del 2004 scomparse la piccola Denise Pipitone. La bambina secondo alcuni investigatori dell’epoca fu vittima di odi familiari. Ora però emergono nuovo agghiaccianti particolari.

LEGGI ANCHE —–> Piera Maggio, madre di Denise Pipitone rivela un segreto: “Li conosciamo…”

La bara bianca trovata sottoterra, un mistero ancora da risolvere

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da La Vita In Diretta (@vitaindiretta)

LEGGI ANCHE > I Soliti Ingoti, Rocio Morales fa una partita incredibile: non era mai successo

C’è un ulteriore elemento che viene a galla dopo 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina di Mazzara Del Vallo figlia di Piera Maggio e Pietro Pulizzi. Qualche tempo dopo la scomparsa della bambina venne trovata sepolta in un campo una bara bianca.

Naturalmente, la bara venne prontamente ispezionata e si fecero anche i rilievi del Dna senza trovare alcuna traccia. L’ex procuratore di Marsala dà una sua precisa interpretazione.

Arrivò una segnalazione anonima – afferma l’ex procuratore di Marsala Di Pisa – che diceva che Denise era stata uccisa e il corpo era stato seppellito in un terreno poco fuori Mazzara Del Vallo. Scavando abbiamo trovato una piccola bara bianca vuota e delle tracce di Dna che poi abbiamo comparato con quello di Denise ma l’esito fu negativo. Sta bara che ci faceva sottoterra? Io l’ho interpretato come se avessero voluto darci un segnale ma io credo che la bambina sia viva“.

Secondo la criminologa Roberta Bruzzone, in collegamento con Alberto Matano, si è trattato di “un’azione di qualche sciacallo. Non credo sia stato un segnale particolare ma l’opera di qualche squilibrato che come accade in queste vicende ha tentato di intrufolarsi nell’inchiesta per godere di visibilità“.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da La Vita In Diretta (@vitaindiretta)

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter.

Ricordo la segnalazione e ricordo che fu drammatica – continua la Bruzzone – era un elemento molto sconcertante ma non credo avesse un valore. Io non credo fosse un segnale”.

Impostazioni privacy