Michele Profeta, il “mostro di Padova”: dal gioco d’azzardo agli omicidi

Michele Profeta, il mostro di Padova, era un uomo insospettabile. Una maschera dietro la quale si celava un criminale

Michele Profeta il "mostro di Padova"
Michele Profeta (screenshot da Facebook)

Un uomo in apparenza distinto Michele Profeta che, da Palermo, si era traferito in Veneto e che qui lavorava per una società finanziaria. Coniugato con Concetta Mordino, con la quale aveva avuto due figli, viveva ad Adria due giorni a settimana. I restanti cinque li trascorreva a Mestre, in compagnia di un’altra donna, Antonia Gemmati.

Una doppia vita, dunque – di cui le due donne non sapranno nulla per molto tempo – contornata dalla passione per il gioco d’azzardo che gli costerà caro; saranno, infatti, proprio i debiti contratti a fargli elaborare un piano per il recupero di soldi, dietro la minaccia di commettere omicidi a caso.

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Il mostro di Padova: Michele Profeta

Michele Profeta il "mostro di Padova"
Michele Profeta (screenshot da Facebook)

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Il piano prevedeva la richiesta di 12 miliardi di lire attraverso un biglietto anonimo lasciato presso un commissariato di Milano; la richiesta, disattesa, avrebbe provocato la morte di individui scelti casualmente. Così, il 29 gennaio del 2001, il tassista Pierpaolo Lissandron sarà ritrovato, in un taxi, con il cranio attraversato da un proiettile, insieme a due carte da gioco.

Solo dodici giorni dopo, l’agente immobiliare Walter Boscolo verrà ritrovato privo di vita, con un colpo alla nuca e le solite carte da gioco. Gli inquirenti però adesso avranno anche un nome: quello del “signor Pertini” con cui il Boscolo aveva un appuntamento. Dietro quel nome si cela in realtà Michele Profeta che verrà riconosciuto da una terza persona con cui il “signor Pertini” avrebbe avuto un incontro qualche giorno dopo.

Il 16 febbraio 2001, Profeta verrà arrestato. Crollerà rapidamente anche tutto l’apparato illusorio che aveva messo in piedi intorno alla sua famiglia. Condannato all’ergastolo per l’omicidio di due uomini, Profeta metterà in atto anche un tentativo di evasione che però fallirà. In carcere, l’uomo si dedicherà agli studi universitari.

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Michele Profeta il "mostro di Padova"
Michele Profeta (screenshot da Facebook)

Morirà il 16 luglio 2004, a causa di un infarto, proprio durante il colloquio del suo primo esame.

 

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