Andrea Montovoli e quel passato che non si dimentica: parole sconvolgenti

L’attore ha raccontato a Silvia Toffanin le esperienze difficili che ha vissuto: dalla morte del padre all’arresto.

 

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Andrea Montovoli è stato ospite della puntata di quest’oggi di Verissimo da Silvia Toffanin dove ha raccontato due esperienze del suo passato che l’hanno segnato profondamente. Prima di tutto la morte del padre avvenuta quando l’attore aveva solamente 12 anni.

Mio padre Francesco è morto per un aneurisma celebrale, è andato in coma dormendo, con mia madre abbiamo cercato di svegliarlo ma non è servito. Dopo un mese se ne è andato, avevo dodici anni e me l’hanno detto mentre ero a scuola. Tornato a casa ho trovato mamma seduta con le lacrime agli occhi, non è servito parlarci. Lui è sempre con me, nella collanina che porto al collo. Con lui ci parlo mentre guardo le stelle, tutte le persone che ti lasciano nella vita in realtà sono sempre con te”.

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L’esperienza in carcere

 

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Dopodiché ha raccontato un errore che ha commesso da giovane quando non era ancora maggiorenne che gli ha aperto le porte del carcere.

“Si cresce e si fanno degli sbagli. E’ facile cadere nell’imbuto ma difficile uscirne. Sono entrato in un giro di spaccio di droga, ero poco consapevole perché avevo 17 anni. E’ stato un lasso di tempo di un paio d’anni di queste cattive compagnie che poi mi hanno portato all’arresto”, ha esordito.

Quando è successo ero contento perché a prendermi erano stato i Carabinieri e non altre persone più pericolose, come accade a volte in questo tipo di ambiente. È stata una retata e mi sono reso conto di tutto quando mi sono trovato la canna di un fucile puntata in testa mentre ero a terra. Sono stato dentro sei mesi, a cavallo dei miei 18 anni ed è stato un compleanno un po’ amaro, l’ho festeggiato con pane e latte, l’ora d’aria e i compagni del braccio che mi facevano gli auguri”.

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E’ stato grazie alla vicinanza di sua madre e del nonno che è riuscito ad uscirne e a concedersi una rinascita: “Sono contento mi sia stata data una seconda possibilità che sto sfruttando al meglio”.

 

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