Due soldati feriti a coltellate: il giovane aggressore è stato ucciso

L’attacco è avvenuto questo lunedì pomeriggio (24 maggio). L’attentatore è stato ucciso dagli agenti di polizia locali.

 

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Ancora violenza nella Gerusalemme Est occupata, dove nel pomeriggio di lunedì 24 maggio due soldati israeliani sono stati feriti a coltellate da un giovane palestinese. La notizia è stata confermata nei rapporti ufficiali della polizia locale. Gli agenti non hanno fornito ulteriori informazioni sull’identità dell’attentatore. Secondo quanto si legge nella dichiarazione ufficiale del portavoce del corpo di polizia Micky Rosenfeld si limita a riportare che le forze dell’ordine hanno reagito “sparando e uccidendo l’attentatore.

Stando a quanto riferisce l’agenzia di stampa Reuters, il responsabile dell’attacco è un ragazzo di nazionalità palestinese e l’assalto è avvenuto vicino a una fermata del tram; all’altezza del quartiere di Sheikh Jarrah, nella parte del territorio occupato dove le famiglie palestinesi sono ancora minacciate di sfratto per cedere il posto agli israeliani. Si tratta del primo attacco a Gerusalemme dall’entrata in vigore del cessate il fuoco dello scorso venerdì (22 maggio).

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L’identità dell’aggressore: un palestinese di 17 anni

 

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L’esercito israeliano ha confermato l’identità di un loro membro tra le vittime dell’attacco mentre l’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che l’aggressore era uno studente di scuola superiore palestinese di circa 17 anni. Entrambi i feriti sono ventenni e, secondo le informazioni della stampa locale, uno dei due è attualmente ricoverato in ospedale in codice rosso; mentre l’altro ha riportato solo lievi lesioni. L’assalto ha avuto luogo nella parte occupata di Gerusalemme, epicentro di continue tensioni, acuite negli ultimi dieci giorni a causa del diluvio di fuoco esploso tra l’esercito israeliano e Hamas, il movimento islamista che controlla e governa la Striscia di Gaza.

In vigore dallo scorso venerdì (21 maggio), il cessate il fuoco sembra resistere e ha posto fine a undici giorni di sangue e violenza tra i due paesi. Il bollettino definitivo delle vittime ha segnato almeno 248 morti nell’enclave palestinese e 12 nel territorio israeliano. Nonostante il periodo di tregua, il nuovo attacco di lunedì simboleggia la fragilità dell’accordo e la secolare frustrazione del popolo palestinese, oppresso e perseguitato dallo Stato Ebraico da oltre 70 anni.

 

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L’attacco è avvenuto vicino alla stazione dei tram “Munitions Hill”  al confine tra l’area palestinese occupata di Gerusalemme Est e il resto della città.

Fonte Reuters

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