Audio 2 raccontano a Yeslife: “Ecco come tutto ebbe inizio”

Intervista esclusiva agli Audio 2, il duo che ha fatto la storia della musica a partire dagli anni ’90. Ecco cosa hanno raccontato a Yeslife

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Audio 2 (Ufficio stampa)

Il pop li ha resi unici e inimitabili. Amici e colleghi, complicità e intesa in campo artistico. Da Mina a Celentano, molti cantanti si sono affidati alle loro mani e gli anni ’90 sono stati per la coppia la svolta. Giovanni Donzelli e Vincenzo Leomporro, insieme ancora oggi, pronti a regalare forti emozioni.

Abbiamo avuto l’occasione di parlare con gli Audio 2 e fare qualche domanda al duo che con gentilezza ci ha tolto delle curiosità.

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Com’è nato il duo?

Gli autori ufficialmente nascono nel 1993, epoca della prima incisione, del primo album omonimo Audio 2. Ma in sostanza, essendo amici di infanzia quindi metà anni 70,  si suonava all’oratorio Salesiani Don Bosco di Napoli ed io ed Enzo eravamo in un gruppo formato da quattro persone. Poi come spesso accade per tutti i gruppi, c’è sempre qualcuno più affine, più compatibile con qualche collega per cui restammo da soli. Già dall’inizio degli anni 80 cominciammo a scrivere le canzoni inedite con tanti concorsi, tante partecipazioni, provini per voci nuove, giovani autori, giovani musicisti. Abbiamo attraversato praticamente insieme tutti gli anni 80 cercando di realizzare questo sogno.

C’è stato mai un momento in cui volevate dire basta?

Dire basta nel modo più assoluto no, né prima che gli Audio 2 si formassero né naturalmente dopo e durante, cioè adesso. Abbiamo raggiunto 28 anni di carriera come Audio 2 e ventinove come autori.

Anni 90, un successo dopo l’altro, la cosa più bella e più brutta di quegli anni

All’inizio degli anni 90 iniziano gli Audio 2, grandissimi successi per fortuna. Se dobbiamo dire se c’è stato qualche evento brutto o spiacevole sinceramente non abbiamo memoria per questo. Fu tutto così bello proprio perché fu la risposta che volevamo e ci aspettavamo  e che potevamo avere rispetto a tanti sacrifici nel decennio precedente, intesa come gavetta, per arrivare a conseguire un riconoscimento. La cosa più bella fu chiaramente l’esordio di questa attività, ovviamente facendo riferimento alla telefonata di Mina che ci cambiò completamente la vita.

Mina, tante collaborazioni con lei, un aggettivo per descriverla

Mina è innanzitutto una grande signora, una grande donna. Prima di essere tra le prime artiste più importanti e più brave del mondo. La cosa più bella dalla quale è rappresentata è questo senso forte di profonda umiltà degno solo ed esclusivamente di grandissimi artisti.

Avete collaborato con Celentano, come vi siete trovati?

Sì abbiamo collaborato anche con Adriano Celentano nel disco famoso di duetti che nel 1998 pubblicò insieme a Mina, per il quale scrivemmo tre canzoni. Specchi riflessi, Io e te ma la molto più nota, per fortuna, Acqua e sale. E’ una canzone che poi è stata tradotta anche in spagnolo, ripresa anche da Miguel Bosé, insomma ha fatto il giro del mondo quindi per noi fu un grandissimo onore. Però dobbiamo essere sinceri, tranne un incontro quasi fortuito con Adriano nello studio di Mina in Svizzera, non c’è mai stato un incontro che andasse al di là. Appunto una conoscenza più approfondita perché i nostri rapporti erano esclusivamente legati a Mina ma non a Celentano.

Lucio Battisti, come timbrica vocale siete sempre stati accostati a lui, c’è qualcosa che vi lega a questo grande artista?

Per quanto riguarda Battisti è una faccenda veramente ancestrale. La somiglianza vocale è stata una pura casualità. Sicuramente in quegli anni ascoltandolo abbiamo subito un’influenza per quanto riguarda la scrittura stilistica.

Leonardo Pieraccioni due ricordi dei due film dove avete composto le colonne sonore

Fu un incontro molto simpatico, per noi fu un’esperienza nuova perché non avevamo mai scritto musiche per un film. Perché c’è una differenza abissale, devi riuscire ad enfatizzare un dato momento visivo. Fu un lavoro particolare che durò una settimana intera. Fu un’esperienza molto bella e divertente che ci diede un po’ di lustro anche sotto questo aspetto e per noi fu anche un piacere e un onore conoscere Pieraccioni, che all’epoca era un perfetto sconosciuto, un esordiente. Un ricordo molto bello, quasi goliardico.

Che cos’è per voi la musica?

Spiegare cos’è la musica non è una cosa semplice. O fai un trattato da mille pagine o ti limiti a dire solamente che la musica è vita. E’ una componente essenziale ed esistenziale quasi alla pari di quelli che sono gli elementi della vita. Paradossalmente non ci si rende conto di quale potenziale alto ha l’Italia con la musica quindi, purtroppo tutto ciò che è arte, a parte la musica, viene visto come hobby. Ma la musica è sostanzialmente anima, è vita.

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(Ufficio stampa)

Progetti in corso?

Stiamo seguendo la promozione di un brano che si chiama Viva la musica- autori uniti, scritto a sostegno della musica e dell’autore. In ogni caso a sostegno in generale, in questo periodo di pandemia che ha visto il nostro settore sicuramente non categorizzato. Visto quasi trasparente.

BEATRICE MANOCCHIO

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