“Un giorno in pretura”, 51 bambini sequestrati e la strage del bus sfiorata

Un uomo sequestrò un bus con 51 bambini a bordo e poi lo incendiò. Una storia drammatica che si sarebbe potuta trasformare in tragedia.  I dettagli del processo a “Un giorno in Pretura” su Rai tre.

bus incendiato bambini
A “Un giorno in pretura” la storia del bus con 51 bambini a bordo sequestrato e dato alle fiamme (foto dal web)

Roberta Petrelluzzi in seconda serata su Rai Tre conduce “Un giorno in pretura”, la trasmissione dedicata ai più grandi casi di cronaca giudiziaria che hanno scosso il Paese. Durante la puntata del 29 maggio la conduttrice ripercorre le fasi processuali di una vicenda drammatica.

Milano, sequestrò un bus con 51 minori a bordo e poi lo incendiò: tutti i dettagli del processo

Era il 20 marzo 2019 quando in provincia di Milano Ousseynou Sy, senegalese di 47 anni, autista di un bus con 51 minori a bordo, decise di dirottare l’autobus per protestare contro le morti nel Mediterraneo.

 

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Non ne potevo più di vedere i bambini sbranati dagli squali nel Mediterraneo e donne incinte annegare per fuggire dalla propria terra“. Queste le sconcertanti parole di Ousseynou Sy durante l’interrogatorio davanti ai pm del tribunale di Milano dopo la strage del bus che sarebbe potuta costare la vita a 51 minori.

Ma cosa è successo quel 20 marzo 2019 a San Donato Milanese? Roberta Petrelluzzi ripercorre le più strazianti tappe processuali durante la puntata di “Un giorno in Pretura” di sabato 29 maggio.

Era un giorno di primavera quando i bambini della scuola media Vailati di Crema uscivano da scuola per far rientro ognuno presso le proprie abitazioni. L’autista dell’autobus Ousseynou Sy, 47 anni, originario del Senegal, aveva premeditato tutto: doveva riscattare la sua gente annegata nel Mediterraneo che sui barconi affronta il viaggio della speranza in cerca di una vita migliore.

Volevo farla finita – aveva detto l’uomo ai ragazzi – vanno fermate le morti nel Mediterraneo. Adesso da qui non scende più nessuno, andremo a Linate”. Così l’uomo con in mano un coltello ha dirottato il bus.

I ragazzi a bordo erano terrorizzati ma alcuni di loro con grande coraggio hanno dato l’allarme chiamando i genitori i quali hanno immediatamente telefonato ai carabinieri. L’intervento delle forze dell’ordine non è tardato ad arrivare. I militari si sono posizionati sulla carreggiata nell’intento di bloccare il bus ma Ousseynou Sy ha speronato le automobili finendo fuori strada.

In quel momento, l’uomo in preda al delirio ha cosparso di benzina sé stesso e il bus e si è dato fuoco. Nel frattempo però i carabinieri sono riusciti a mettere in salvo i ragazzi insieme con i loro professori rompendo i finestrini del bus e facendoli scappare.

Si sarebbe potuta consumare una vera e propria strage a bordo del bus che è finito fuori strada nei pressi di San Donato Milanese. Il procuratore Francesco Greco ha ribadito più di una volta che i carabinieri sono stati molto bravi nell’intervenire tempestivamente e nel far scappare i bambini.

Ousseynou Sy è stato immediatamente bloccato e arrestato ma poi è stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano per un’ustione a un braccio. L’uomo è stato processato per il reato di attentato con finalità di terrorismo e dovrà scontrare 19 anni di reclusione.

In tribunale l’uomo aveva detto che il suo gesto aveva lo scopo di “salvare vite umane perché non ne potevo piatto di vedere orrori“. L’avvocato dell’imputato Giovanni Garbagnati ha dichiarato che “il suo assistito si è detto rammaricato per il gesto commesso“.

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