Duro colpo per Donald Trump: Facebook sospende l’account per due anni

Sospeso da Facebook a partire dal 7 gennaio, l’ex leader repubblicano potrà riapparire sul social network dal 2023.

Duro colpo per Donald Trump. Sospeso da Facebook a partire dal 7 gennaio di quest’anno, l’ex leader repubblicano non potrà più accedere sul social network di Mark Zuckerberg almeno fino al 7 gennaio 2023. Ad annunciare la notizia è stato il social stesso attraverso il comunicato di venerdì sera (4 giugno). La dichiarazione ufficiale esplicita che “l’ex presidente degli Stati Uniti è stato sospeso per aver incoraggiato i suoi sostenitori all’insurrezione al Campidoglio.”  Il motivo del divieto non è cambiato da quel 7 gennaio 2021: resta alto il rischio che l’account inciti ulteriori violenze.

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Facebook: basta favoritismi, regole uguali per tutti

 

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La decisione è solo provvisoria: il rapporto precisa che la durata del ban Facebook potrebbe anche rivelarsi più lunga. Al termine di questi due anni, alcuni esperti saranno adibiti a valutare “se i rischi per la sicurezza pubblica siano effettivamente diminuiti“. In caso contrario, la sospensione dal social verrebbe prorogata e rivalutata “fino a scomparsa dei rischi“.  Secondo quanto riportano le fonti ufficiali, una volta ottenuto il permesso di accesso, Donald Trump resterà sempre sotto osservazione e ulteriori sue violazioni future innescheranno immediate sanzioni; tra queste anche l’eliminazione permanente dei suoi account Facebook e Instagram, entrambi di proprietà di Mark Zuckerberg.

In merito, Facebook ha annunciato la fine di ogni trattamento specifico sulla sua piattaforma nei riguardi dei responsabili politici, dichiarando che a partire da oggi le normative della piattaforma saranno uguali per tutti gli utenti, senza favoritismi. Il divieto di accesso per due anni sulla piattaforma corrisponde alla sanzione più grave se si guarda all’ultima scala decretata da Facebook. Si tratta di un nuovo colpo per il 74enne repubblicano, bandito da tutti i social networks (Facebook e Instagram, ma anche Twitter e YouTube) a partire dallo scorso 6 gennaio, data dell’invasione del Campidoglio a Washington.

 

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Stando a quanto riferisce la stampa americana, il blog di Trump, aperto un mese fa per pubblicare le dichiarazioni dell’ex capo statunitense, è stato disattivato questo mercoledì per mancanza di traffico web.

Fonte CNBC News

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