Pandemia: apertura discoteche, al vaglio il come e il quando

Al vaglio alcune ipotesi sull’apertura delle discoteche emerse durante l’incontro al ministero della Salute tra il sindacato dei gestori delle sale da ballo e il sottosegretario Andrea Costa 

apertura discoteche
(Getty Images)

Con l’arrivo dell’estate inizia a presentarsi un tema altrettanto caldo quale quello della riapertura delle discoteche. Considerato il calo dei contagi, del numero dei ricoveri nelle terapie intensive e del numero delle vittime da Covid19, quello che era un problema momentaneamente accantonato torna, così, nuovamente alla ribalta.

Il clima generalmente positivo, però, non deve far perdere di vista il tema della sicurezza; per questo, l’idea è quella di un’apertura che preveda l’utilizzo della mascherina. Il tema è caro soprattutto ai sindacati dei gestori delle discoteche e sale da ballo, oltre ai giovani che vorrebbero finalmente lasciarsi alle spalle questo periodo di restrizioni cui ci ha costretto il periodo di emergenza sanitaria da, ormai, oltre un anno.

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Apertura discoteche: l’incontro tra il sottosegretario Costa e il Silb

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Matteo Salvini (Getty Images)

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Ancora incertezze, dunque, sulle modalità da applicare con l’apertura delle discoteche. Tra le ipotesi vagliate nel corso dell’incontro al ministero della Salute tra il Silb – il sindacato dei gestori delle sale da ballo – e il sottosegretario Andrea Costa, vi è quella dell’apertura a luglio, per le zone bianche, che preveda il green pass.

Un altro aspetto di cui tener conto, inoltre, è quello della differenza da applicare agli ambienti esterni ed interni. L’idea è quella di prevedere, in quest’ultimo caso, un numero ridotto di persone. Si attende che il Comitato Tecnico Scientifico vagli queste prime disposizioni; a sottolinearlo anche il sottosegretario che afferma “Ho raccolto le richieste, da condividere ora con governatori e Cts, sottolineando la mia posizione a favore di una riapertura senza distanziamento, che comunque non avverrà a giugno”.

Nel frattempo, le posizioni tra le varie parti politiche appaiono diversificate. A fronte di un ministro della Salute che preferisce mantenere un atteggiamento prudente, il centrodestra ha già le idee chiare da tempo su questo tema. Anche Matteo Salvini, che dichiara di aver “personalmente affrontato l’argomento con il Presidente del Consiglio”, ribadisce la volontà di un’apertura che tenga conto delle necessità sulla sicurezza.

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Se le ipotesi venissero confermate, potremmo dunque attenderci un’apertura per l’1 luglio: una circostanza che renderebbe possibile disporre ulteriormente di tempo per proseguire le vaccinazioni sui giovani.

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