Matteo Addino si racconta: “Ringrazio Milly Carlucci per…”

Intervista a Matteo Addino ballerino professionista, oggi impegnato in un progetto unico e senza precedenti, ecco cosa ci ha raccontato

matteo addino intervista
Videoclip Savana (Ufficio stampa)

Matteo Addino è un ballerino professionista che ha trasformato la sua passione in un lavoro a trecentosessanta gradi. Lo abbiamo visto in televisione nel programma “Il cantante mascherato” con Milly Carlucci, oggi è su tutte le piattaforme con il videoclip Savana di Giulia Penna ed inoltre è impegnato in un progetto unico e ineguagliabile.

Insieme a Raimondo Todaro hanno dato vita ad un corso di danza per bambini malati oncologi a Monza. Noi abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo e di ascoltarlo a cuore aperto.

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La danza da sempre la tua passione, cos’è che ti spinge a dare sempre il massimo in questo ambito? 

Io ricerco sempre la mia perfezione, non solo nella danza. “Dare il massimo” è lo slogan
della mia vita. In questo ambito, la mia ricerca sta nel trovare una chiave di espressione
artistica diversa da quella precedente sia dal lato artistico sia emotivo.

Quando hai capito che saresti voluto diventare ballerino? 

Ho scoperto questa passione quando vidi Dirty Dancing ed è come se avessi avuto un
dejavù, mi sono totalmente innamorato di quella danza e della dimensioni umana del
protagonista. È come se avessi vissuto un imprinting e capito che persona volessi diventare.

Penso che il treno delle occasioni sia passato per te o debba ancora arrivare?

Ho avuto mille occasioni e ringrazio tutte le persone che mi hanno dato queste
opportunità, ma il treno del desiderio non è uno solo e nuovi passeranno ed io ci salirò,
curioso ed entusiasta, come sempre, dando massimo impegno.

“Il cantante mascherato” è stato per te…

Il cantante mascherato è stata un’avventura incredibile sarebbe scorretto dire che ci
siamo solo divertiti è stato un luogo di apprendimento importante che non dimenticherò mai.

E Milly Carlucci?

Quando si vede Milly Carlucci lavorare è una vera occasione di crescita imparare solo
guardando come si prepara e studia con un perfezionismo che si riconosce nella calma e nel
sorriso educato sempre è un’opportunità di crescita una donna speciale anche per questo!

Cosa ci dici invece del nuovo videoclip con Giulia Penna?

Lavorare con Giulia Penna è come avere in mano una bomba piena di energia e di
vitalità: è frizzante e fresca, uno champagne di prima scelta. Adoro lavorare con lei e
quest’ultima canzone, “Savana”, dove ho curato la coreografia, sono certo vi farà ballare
tutta l’estate.

E riguardo al tuo progetto con Raimondo Todaro?

Ammetto che quando me lo ha chiesto avevo un po’ paura, forse non mi sentivo pronto
ad affrontare con la forza e l’equilibrio giusto, un mondo così diverso, carico di sofferenza e
incertezze. Invece vivendolo, ho ricevuto molto. Posso dire che una giornata con questi
ragazzi ha arricchito in una maniera impressionante il mio modo di vivere, quindi devo dire
grazie a questa esperienza perché mi ha cambiato la vita. Non escludo ci siano altre
occasioni.

Perché hai scelto i più piccoli?

Ho scelto i più piccoli perché sono pagine bianche piene d’amore, nella forma più pura
che abbiamo sulla terra. I bambini dicono sempre quello che pensano e parlano non per
ferire, ma perché pensavo che sia la verità assoluta.

Cosa consiglieresti alle nuove generazioni che vogliono intraprendere questa carriera?

Consiglierei di non arrendersi mai, soprattutto di studiare perché è solo con lo studio che
puoi crescere e negli anni maturare nella tua arte. Altrimenti sono solo fuochi di paglia o
meteore.

BEATRICE MANOCCHIO

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