Ciro Grillo, spuntano le conversazioni post violenza: è stata “pura manipolazione”

Le conversazioni appena uscite allo scoperto, dopo la notte della violenza sul caso Ciro Grillo, farebbero luce su quanto realmente accaduto.

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Chat (Getty Images)

A distanza di pochi giorni dalla prossima udienza, che si terrà venerdì 9 luglio, sono state rese pubbliche le conversazioni tra la ragazza di diciannove anni, vittima di violenza sessuale, ed una sua amica norvegese tenutesi a poche ore dall’accaduto. Tali conversazioni potrebbero essere un’ulteriore prova che inchioderebbe i comportamenti violenti attuati due estati fa in Sardegna da Ciro Grillo ed i suoi coetanei.

Usata, sfruttata, trattata come “spazzatura” da coloro che considerava “amici“. E’ questo il macabro racconto nella chat della ragazza in cui tenta di rivolgersi una sua cara amica, la quale ascoltando quanto segue tenterà in ogni modo di starle vicino ed aiutarla per quanto possibile.

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Ciro Grillo, le conversazioni post violenza: è stata “pura manipolazione”

 

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Il fragile e provato racconto tramite smartphone della ragazza, adesso pronto ad essere messo a giudizio da parte del giudice, descriverebbe alla perfezione le accuse poste fino a questo momento al figlio del principale esponente M5S, ed altri ragazzi all’epoca nella stessa stanza d’albergo: Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia.

L’amica dalla Norvegia definirà così quanto subito dalla diciannovenne in quella notte, cercando di attenuare l’istinto di sentirsi sbagliata ed in colpa per il trattamento che le venne riservato. Quanto hanno fatto “è pura manipolazione, hanno approfittato di te“, ha così cercato di aprire gli occhi vista l’insicurezza caratteriale dell’amica. “Questo è un errore loro al 100%“, avrebbe continuato in seguito l’amica cercando di convincerla a parlare dei traumi con un professionista. Nelle conversazioni comparirà in seguito anche il nome della ragazza al suo fianco al momento della violenza, Roberta.

Considerata dall’amica norvegese come una presenza nociva, che potrebbe essere pronta a lasciarla sola anche dopo quanto accaduto. Infatti, secondo alcune fonti ufficiali, probabilmente quest’ultima, presente quella sera del 17 luglio di due anni fa, potrebbe decidere di non presiedere all’udienza il prossimo venerdì, così come le parti indagate per violenza.

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