“Il pranzo è servito”. Flavio Insinna e il confronto con Corrado: “Nessuno lo farebbe”

“Il pranzo è servito”. Flavio Insinna è al timone della riedizione dello storico programma condotto dal compianto Corrado. Il pericolo del confronto è dietro l’angolo

Gli anni ’80 e ’90 hanno rappresentato un periodo storico di grande fioritura culturale a 360° che oggi è visto con nostalgia e si tenta in tutti i modi di riproporre. É così che, ultimamente, stiamo vedendo un fiorire di film e serie tv che hanno atmosfere tipiche di quegli anni. Anche la moda sta riportando in auge uno stile che risale a tre decenni fa. Non poteva mancare anche l’apporto della televisione.

Così, mentre Mediaset ha annunciato che dalla prossima stagione rivedremo in una nuova versione lo storico programma “Scene da un matrimonio” (condotto stavolta da Anna Tatangelo), Rai Uno ha giocato d’anticipo. É attualmente in onda sul piccolo schermo il reboot di un gioiellino ideato dal compianto Corrado. Stiamo parlando de “Il Pranzo è servito”. Il nuovo conduttore, Flavio Insinna, ha parlato del suo impegno nel portare avanti un progetto così caro ai ricordi di tanti italiani.

Flavio Insinna: il paragone con Corrado è inevitabile

 

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Flavio Insinna non prende pausa. Dopo aver concluso il suo impegno al quiz show più longevo della televisione italiana, “L’Eredità”, continua la sua estate in onda sugli schermi di Rai Uno. Va in scena dal 28 giugno scorso con il reboot de “Il pranzo è servito”.

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É una trasmissione cara anche al suo cuore e ai suoi ricordi. “E’ un piccolo classico. Quando parte la musichetta e gira la ruota, non dico che è ipnotico, che risveglia la memoria collettiva… però sì, quel tocco ce l’ha”. Il format è rimasto più o meno identico: “Non aveva senso stravolgerlo, giochiamo con parole, domande, curiosità, è un gioco aperto a tutti, in leggerezza e allegria”. 

Flavio Insinna è stato molto coraggioso ad aver voluto intraprendere questo percorso, il rischio del paragone con il passato è dietro l’angolo, tuttavia sembra non temere il confronto:“Nessuno sano di mente può pensare di sostituire Corrado o di essere il suo erede”.

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Uno stile diverso, un’epoca storica differente, è giusto immaginare le edizioni del programma come opere separate: “Se pensi al confronto non ci vai a ‘Il pranzo è servito’ “ – ha dichiarato il presentatore. “É un brivido, una grande paura”.

Qual è il suo rapporto con la vecchia trasmissione? “La vedevo da ragazzino tornando da scuola, mai avrei immaginato di arrivare a farlo. Ma il confronto no, vale anche per la fiction. Io sono stato fortunato, ho avuto grandi maestri come Nino Frassica e Gigi Proietti”.

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