Scomparsi | Roberto Bigagli: svanito nel nulla durante una vacanza in Spagna

Roberto Bigagli è scomparso da Benidorm (Alicante – Spagna) l’8 agosto del 1992: una vacanza dalla quale non fece mai più ritorno.

Roberto Bigagli
Roberto Bigagli (Chi l’ha visto?)

Dall’8 agosto del 1992, di Roberto Bigagli si è persa ogni traccia. Un giovane italiano di 30 anni residente a Prato che aveva deciso di recarsi a Benidorm (Alicante – Spagna) per una vacanza dalla quale non ha mai più fatto ritorno.

Roberto era arrivato nella località iberica in agosto ed aveva alloggiato lì dal 4 al 7 in un albergo. Fu proprio quello l’ultimo giorno in cui alcuni compaesani lo videro per l’ultima volta. All’interno della sua stanza il 30enne aveva lasciato ogni suo oggetto: dai soldi ai documenti. Il caso di scomparsa di Roberto Bigagli non fu isolato, se ne verificarono altri in zona.

Roberto Bigagli scomparso da Benidorm (Alicante – Spagna) l’8 agosto del 1992

Roberto Bigagli è scomparso l’8 agosto del 1992. Nella sua stanza di albergo a Benidorm (Alicante – Spagna) aveva lasciato tutto.

Polizia Spagna
Polizia spagnola (Getty Images)

Un giallo il suo con contorni ancora da chiarire nonostante siano trascorsi quasi 30 anni. Incontrò il 7 agosto alcuni compaesani di Prato che da quel momento in poi non lo avrebbero più visto.

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La famiglia il 20 agosto venne contattata dalla polizia la quale chiedeva se il ragazzo avesse fatto rientro a casa. Una circostanza mai avvenuta che fece scattare l’allarme. L’1 settembre fu la madre a richiamare la Guardia Civil che le rispose di recarsi in Spagna: fu lì che apprese che il figlio risultava scomparso.

La polizia spagnola si attivò nelle indagini e raccolse le testimonianze di numerose persone tra cui anche quella del portiere della struttura ricettiva dove alloggiava. L’uomo dichiarò che Roberto era entrato in contatto con un altro italiano per acquistare della droga – riferisce “Chi l’ha visto?”. Una circostanza che sin da subito destò sospetti. Ciò in quanto in zona si erano verificati altri casi analoghi di scomparsa.

La redazione del noto programma raggiunse un giornalista di El Pais, Jaime Esquembre Lon. Quest’ultimo affermò che in città si era fatta sempre più massiccia la presenza della criminalità organizzata. Potevano, quindi, le due cose essere collegate? Roberto poteva essere entrato in un giro che non gli ha lasciato scampo?

Purtroppo, nonostante l’impegno da parte delle forze di polizia e gli appelli della famiglia, del giovane non si è avuta più alcuna traccia. Si ipotizzò anche l’allontanamento volontario in quanto prima di partire per la Spagna il 30enne si era licenziato. Ma allora, perché lasciare tutto il proprio denaro – circa 2 milioni di lire– nella sua camera d’albergo?

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La famiglia non si è mai arresa sperando un giorno di poterlo riabbracciare. La madre di Roberto nel 1998 rilasciò alcune dichiarazioni riportate dalla redazione de Il Tirreno in un articolo dell’epoca. Dopo essersi recata in Spagna i primi di settembre del ’92 venne sporta denuncia al consolato italiano, nonché alla polizia sia italiana che spagnola. Fu quando la vita del 30enne venne passata al setaccio che si scoprì del licenziamento.

La madre disse che nel corso degli anni diverse volte tornarono nel Paese Iberico, due di queste per il riconoscimento di due cadaveri. All’esito di alcuni esami, però, venne esclusa la corrispondenza: i corpi appartenevano a due persone di nazionalità una marocchina e l’altro tedesca.

Nelle more delle ricerche il padre di Roberto venne a mancare e la madre rimase quindi sola. Preoccupata, distrutta dal dolore, riferì che quando provava a chiamare la polizia spagnola l’unica risposta che riceveva era che casi come il suo – riporta Il Tirreno– erano talmente tanti che dopo un anno, le ricerche – seppur non formalmente- venivano sospese.

La donna si lanciò in un disperato appello a sei anni dalla scomparsa del figlio: l’unico appiglio rimasto era quello che altri turisti italiani potessero fornire informazioni. Ripetutamente ha invitato chiunque sapesse a farsi avanti. Per lei ormai la Polizia era disinteressata e le indagini ferme e stazionarie ad un punto morto.

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Polizia spagnola (Getty Images)

Ad oggi del giovane Roberto non si ha alcuna notizia. Le indagini si arenarono, ma non la determinazione della sua famiglia che da anni cerca di scoprire la verità.

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