Scomparsi | Roberto Bracchi: tabulati e sangue nell’auto gli unici elementi

Roberto Bracchi è scomparso da Monticelli Brusati il 15 novembre del 2013: la pista di una doppia vita avanzata dal fratello.

Roberto Bracchi
Roberto Bracchi (screenshot Chi l’ha visto?)

Scomparve nel nulla Roberto Bracchi, un uomo di 52 anni gestore di un bar a Monticelli Brusati (Brescia). Il 5 novembre del 2013 uscì di casa per andare a lavoro, ma di lui da quel momento non si seppe più nulla. La sua auto venne trovata il giorno seguente in una piazzola, chiusa e con il suo cellulare sul sedile.

Il fratello di Bracchi riferì che l’uomo aveva una doppia vita: avrebbe spacciato droga e per tale ragione sarebbe stato fatto sparire.

Roberto Bracchi scomparso da Monticelli Brusati il 15 novembre del 2013

Un uomo dalla vita apparentemente ordinaria, Roberto Bracchi. Un uomo che dopo essersi separato dalla moglie aveva ritrovato l’amore in un’altra donna.

Roberto Bracchi
Roberto Bracchi (screenshot Chi l’ha visto?)

Gestore di un bar a Monticelli Brusati, non sembrava potesse avere alcun tipo di problema. Eppure, in circostanza misteriose, il 15 novembre del 2013 svanì nel nulla. Dopo aver salutato la sua compagna, quella mattina come di consuetò salì a bordo della sua auto e si allontanò. Purtroppo cosa accadde resta ancora un giallo. Di fatto sta che di Roberto si perse ogni traccia e la sua auto fu trovata solo il giorno seguente, chiusa con il cellulare sul sedile. Non solo, pare che vi fossero all’interno dell’abitacolo e sui tappetini alcune tracce di sangue.

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Stando a quanto riporta un articolo di Brescia News, gli ultimi a vederlo furono i suoi dipendenti. Bracchi dopo essere passato al bar disse loro di dover andare a comprare alcune cose per il negozio a Rovato. Successivamente, scoprirono gli investigatori, passò a Camignone e Passirano, per poi sostare a Rodengo e terminare il proprio viaggio in quella piazzola di sosta dove venne rinvenuta la sua BMW.

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Dopo tale breve ricostruzione, riguardante le ultime ore precedenti alla scomparsa, il nulla. O meglio, solo alcuni elementi e circostanze di cui parlò il fratello, Paolo. A riportare le sue parole la redazione di Brescia News che a sua volta citava Il Giornale di Brescia.

Bracchi avrebbe avuto una doppia vita: oltre a quella di uomo gestore di un bar, quella di spacciatore di droga. Paolo, riferì che i traffici del fratello si sarebbero estesi per tutta la penisola – da Padova a Napoli– e che la cocaina veniva nascosta all’interno dei pacchi di sigarette.

E proprio questo lato oscuro della sua vita potrebbe averlo inghiottito, proseguì, rendendo inverosimile l’ipotesi dell’allontanamento volontario. Paolo fece anche il nome di una donna, quello della fidanzata del fratello che poco tempo dopo venne arrestata dopo essere stata trovata in possesso di un chilo di cocaina e probabilmente immischiata in un traffico di droga a livello internazionale.

Stando sempre a quanto riportato da Brescia News, Bracchi riferì che dai tabulati del cellulare di Roberto sarebbe emerso che alcune telefonate sarebbero partite da quel dispositivo nei giorni dopo la scomparsa.

Carabinieri
(Stefan Wolny – AdobeStock)

Di Roberto Bracchi non si ebbe più alcuna notizia. Le indagini arrivarono ad un punto morto e di lui non si seppe più nulla.

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