Avvio al processo di R. Kelly: le accuse di traffico e abusi sessuali

Dopo una serie di rinvii, questo lunedì 9 agosto il rapper statunitense R. Kelly comparirà in tribunale a Brooklyn, New York.

 

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Accusato di traffico e numerosi abusi sessuali, anche su minori, R. Kelly, Robert Sylvester Kelly, farà la sua prima apparizione in tribunale il 9 agosto a Brooklyn, New York. Con oltre un anno di ritardo a causa dell’emergenza coronavirus e dei continui rinvii interni, principalmente dovuti ai cambi del team legale della difesa; questo lunedì si apre il processo al noto rapper e produttore discografico statunitense, il “pifferaio magico dell’R&B“.

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La lunga lista di accuse del re del Pop-Soul e dell’R&B

Polizia Usa
Polizia USA (Getty Images)

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Il cantautore dovrà affrontare più di 20 accuse tra cui estorsione, sfruttamento sessuale di minore, rapimento, corruzione e lavoro forzato perpetrati a donne e bambini per quasi due decenni; dal 1994 al 2018. Attualmente in custodia in un carcere di Brooklyn, R. Kelly ha negato la lunga lista di accuse, dichiarandosi innocente. L’annuncio di apertura del pm e dei difensori sono state pianificate per il prossimo mercoledì 18 agosto 2021.

Nel febbraio 2019, il pm di Chicago, città natale di R. Kelly, accusò il re dell’RnB di abusi sessuali aggravati su quattro donne tra il 1998 e il 2010: la più giovane delle vittime aveva 14 anni. Sette mesi dopo, sempre in Illinois, i pubblici ministeri federali lo incriminarono per pedopornografia e istigazione di minori a reati a sfondo sessuale, accusandolo di aver filmato gli atti con ragazze giovani e giovanissime, nonché di comprare il silenzio di potenziali testimoni per ottenere la sua assoluzione nel suo primo processo nel lontano 2008.

A New York l’artista è accusato di aver abusato di sei donne le cui identità non sono ancora state rese note. Secondo quanto riferiscono i media locali, una delle potenziali vittime, Jane Doe #1 nel dossier, fosse in realtà la cantante Aaliyah, deceduta in un incidente aereo del 2001 all’età di 22 anni. R. Kelly è stato difatti accusato di aver corrotto nel 1994 un funzionario dello Stato dell’Illinois per ottenere documenti falsi e sposare una minorenne. Un’accusa che fa riferimento al matrimonio, fortunatamente annullato, della cantante con la giovane star dell’RnB, allora 15enne.

Stando a quanto riferiscono le fonti ufficiali, il cantante gestiva una fitta rete di giovani ragazze costrette a intrattenere con lui relazioni sessuali. Le vittime venivano segregate in stanze d’albergo quando R. Kelly si trovava in tournée. L’artista ordinava loro di indossare abiti larghi durante la sua assenza; di “tenere la testa bassa” e di rivolgersi a lui con l’appellativo “Daddy”, termine che indica un adulto che mantiene una donna più giovane di lui in cambio di servizi sessuali.

Altre accuse riguardano aggressioni fisiche e verbali, minacce e altri abusi su giovani ragazze e ragazzi. A fine luglio, il tribunale di New York ha svelato nuovi elementi: il cantante di 54 anni è stato accusato di abuso sessuale su un minore di 17 anni, incontrato in una catena di fast food nel lontano 2006. Secondo le ricostruzioni, il giovane si era presentato nello studio di registrazione di R. Kelly a Chicago, dove l’artista gli avrebbe promesso una futura carriera in cambio di prestazioni sessuali.

In tribunale, R. Kelly “si dondolava avanti e indietro sulla sedia, a un certo punto si è anche appisolato e russava.” – ha riferito la stampa statunitense – “È stanco di sentire queste accuse. Conosce la verità ed è frustrante per lui.

Fonte The New York Times

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