Afghanistan, talebani non arrestano la loro avanzata: Kabul è vicina

Nuova conquista dei talebani in Afghanistan: il gruppo conquista Ghazni, centro a pochi chilometri da Kabul. Stato di agitazione alla Casa Bianca.

Afghanistan
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Il Governo di Kabul sarebbe ormai alle corde. I talebani hanno conquistato Ghazni, centro a pochi chilometri dalla capitale. L’Afghanistan sarebbe, quindi, ormai terra di conquista e la circostanza preoccupa non poco. Soprattutto gli Stati Uniti, i quali temono che ben presto, nell’arco massimo di tre mesi, Kabul diverrà di dominio talebano.

Afghanistan, i talebani conquistano Ghazni: preoccupazione Usa per Kabul

Il ritiro delle truppe dall’Afghanistan dopo 20 anni, potrebbe essere stata una decisione fatale. Ma sul punto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non intende ritrattare.

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden (Getty Images)

Nel frattempo, però, gli States stanno evacuando l’ambasciata di Kabul e continuano ad invitare i propri cittadini a lasciare il Paese.

Ora più che mai, considerato che i talebani hanno conquistato un altro centro, Ghazni, che dista solo poche centinaia di chilometri dalla capitale. Il capo del consiglio provinciale della città, riporta Tgcom24, ha dichiarato che il gruppo ha ormai preso il controllo di tutti i punti nevralgici e di potere.

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L’Afghanistan è, quindi, a pieno titolo terra di guerra e secondo gli Usa entro tre mesi i talebani conquisteranno la capitale. Scaduto, quindi, ogni pensiero positivo: ben presto il Governo cadrà e ciò comporterà degli stravolgimenti non di poco conto a livello politico.

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Per Biden, sarebbe una certezza più che una previsione, soprattutto se si guarda a quanto accaduto a Kunduz dove le forze di Kabul hanno dichiarato la resa, ritirandosi. Nonostante ciò, però, nessun rimorso sulla scelta di ritirare le proprie truppe anzi. Per il Presidente Usa, riporta Tgcom24, questo non sarebbe altro che il momento giusto affinchè le forze afghane si uniscano e combattano “per il loro Paese”.

Washington ha prestato il proprio aiuto per 20 anni, spendendo un’immane mole di denaro. Ora è tempo che Kabul cammini con le sue gambe. Questo in sintesi il messaggio da Oltreoceano.

Esercito Usa
(Getty Images)

Ma se questa è la posizione del Presidente, di certo non può sottacersi come numerosi vertici del Pentagono non condividano il pensiero. Anzi, ritengono il ritiro potenzialmente catastrofico che potrebbe ritorcersi contro tutto e tutti.

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