Scomparsi | Alain Coheur e Fabrice Poirot, svaniti durante una traversata in barca

Alain Coheur e Fabrice Poirot scomparvero nel nulla il 6 gennaio 1997 da Propriano (Corsica): dei due, esperti navigatori, si perse ogni traccia.

Alain Coheur
Alain Coheur (Chi l’ha visto?)

In uno degli angoli più belli del Mediterraneo, dove il Mar Ligure abbraccia Corsica e Costa Azzurra, nel 1997 si registrò un caso di scomparsa ancor oggi rimasto mistero.

Alain Coheur 23 anni e Fabrice Poirot di 36 erano due giovani navigatori ed istruttori al centro nautico di La Grande Motte. La coppia di amici era in procinto di iniziare una traversata sulla rotta di Propriano pianificata nel minimo dettaglio e che avrebbe dovuto registrare due scali, uno a Calvi e l’altro a Porquerolles.

Purtroppo, però, il destino aveva in serbo per loro ben altri piani. Di Alain e Fabrice si perse ogni traccia.

 Alain Coheur e Fabrice Poirot scomparsi il 6 gennaio 1997 da Propriano (Corsica)

Scomparvero nel nulla Alain Coheur e Fabrice Poirot insieme all’imbarcazione che avevano noleggiato per attraversare il Mar Ligure seguendo la tratta di Propriano (Corsica).

Fabrice Poirot
Fabrice Poirot (Chi l’ha visto?)

I due, istruttori del centro nautico di La Grande Motte (Francia), peraltro meta della loro traversata, avevano preparato il viaggio– che sarebbe dovuto durare 3 giorni– in ogni suo minimo dettaglio, programmando due scali: uno a Calvi e l’altro a Porquerolles.

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La mattina del 6 gennaio 1997, riporta la redazione di “Chi l’ha visto?” occupatasi del caso, Alain e Fabrice vennero visti per l’ultima volta al porto di Propriano. A dichiararlo fu la donna che aveva noleggiato loro la barca.

La sera prima entrambi avevano comunicato con le rispettive compagne, promettendo loro che ad ogni sosta le avrebbero aggiornate sull’andamento del viaggio. Una promessa disattesa, considerando che non si ebbe dei due più alcuna notizia.

L’8 gennaio, non avendo ricevuto alcuna telefonata, i parenti dei due navigatori si allertarono e decisero di sporgere denuncia di scomparsa. Il timore era che ai ragazzi potesse essere accaduto qualcosa di brutto ancor prima di iniziare la traversata. Ma perché? Secondo le indagini emerse che non chiesero alla Capitaneria di Porto alcun tipo di informazione in merito alla situazione metereologica. Una circostanza alquanto sospetta: due esperti di navigazione come loro non sarebbero mai partiti senza prima accertarsi delle condizioni del tempo.

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Inoltre, riporta sempre “Chi l’ha visto?” generò molto sospetto anche il fatto che la proprietaria dell’imbarcazione non presentò mai denuncia di scomparsa del mezzo. Non solo, pare che la donna si sarebbe sempre rifiutata di avere un colloquio con il padre di Alain. Ma le stranezze proseguirono: pare, infatti, che la proprietaria della barca decise – dopo la scomparsa del mezzo e dei due skipper- di lasciare la Corsica, dove abitava con il marito da più di 15 anni.

La famiglia non perse le speranze e lanciò numerosi ed accorati appelli anche attraverso i microfoni della trasmissione in onda sulla Rai.

Ad un certo punto si fece avanti un testimone, il quale dichiarò di aver notato un’imbarcazione dello stesso modello noleggiato da Alain e Fabrice, il 7 gennaio, in Sardegna. Precisamente a Santa Teresa di Gallura. Un’informazione di notevole importanza considerato che in tutto il Mar Mediterraneo di quell’imbarcazione, a circolare erano solo tre esemplari di cui due, in quel preciso momento, stazionavano in Francia.

E se fosse successo qualcosa in mare? Un’ipotesi abbastanza remota: a bordo vi erano tre radio ma da nessuna di esse partì mai un segnale di aiuto.

Stuprate due turiste venete
(Photo by David McNew/Getty Images)

Ad indagare sul caso la polizia belga e quella francese dai cui accertamenti, però, pare non emerse mai nulla di rilevante tanto che il caso rimase, e lo è tutt’oggi, irrisolto.

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