Riscaldamento globale, a rischio l’oasi più importante dell’Artico

L’Università di Helsinki (Finlandia) ha scoperto che la più grande oasi artica potrebbe scomparire a causa del riscaldamento globale.

Ghiacciaio
(Getty Images)

Il riscaldamento globale starebbe mettendo a repentaglio la più significativa oasi dell’Artico. I cambiamenti climatici, infatti, starebbero esercitando i loro effetti sull’intero ecosistema che ora è a rischio demolizione. Questo quanto scoperto dall’unità di ricerca sui cambiamenti ambientali (ECRU) dell’Università di Helsinki in Finlandia.

L’ ECRU dell’ateneo finlandese ha partecipato ad uno studio che mette in luce millenni di eventi che si sono susseguiti nella regione e quelle che sono le prospettive per il prossimo futuro.

Riscaldamento globale, oasi artica a rischio: lo studio made in Finlandia

L’oasi artica a rischio è quella della North Water Polynya, una regione di acque aperte che si trova tra la Groenlandia e l’isola di Ellesmere, in Canada.

Cambiamento climatico
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La porzione d’area presa in esame ha mostrato la presenza di numerosi sedimenti fossili e biomarcatori utilizzati appunto per approntare i modelli relativi a potenziali cambiamenti.

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Il gruppo di studiosi ha notato come la Polynya mantenga al suo interno un ecosistema altamente diversificato e singolare che viene sfruttato da numerose specie come un “porto sicuro”. Basti pensare che la zona è casa per l’orso polare, il tricheco il narvalo. Una regione ricca a tal punto da consentire agli autoctoni di non aver problemi per sfamarsi.

Eppure, questo paradiso nel corso dei millenni ha subito numerose modifiche a livello territoriale. Durante le ondate di calore registratesi circa 2milioni di anni fa la sua produttività calò drasticamente. E quando ciò è accaduto si è notata anche una riduzione di quegli organismi che ricoprono un ruolo primario nella catena alimentare.

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Stando a quanto rilevato dall’Università di Helsinki nel corso del periodo poc’anzi individuato la zona era priva di popolazione. E ciò potrebbe essere stato dettato proprio dalla carenza di flora e di fauna. E se questo è accaduto milioni di anni fa, figurarsi ora considerato che le attuali temperature registrate nella regione non si erano mai viste.

Il riscaldamento globale starebbe incidendo in maniera negativa sulla Polynya tanto da ridurne le distese di ghiaccio e consolidare un’instabilità rilevante. Ad essere minacciato un ponte di ghiaccio che non consente a quello alla deriva dell’Oceano Artico di staccarsi e scendere a sud.

Ghiacciai
(Getty Images)

Questa zona, l’oasi più importante dell’Artico, rischia di scomparire se le temperature continuano a salire come previsto. Sarebbe importante almeno rallentare il cambiamento climatico, affinché i popoli indigeni artici abbiano una qualche possibilità di adattarsi alle loro future condizioni di vita”. Queste le parole allarmanti della ricercatrice Kaarina Weckström dell’Environmental Change Research Unit, Università di Helsinki.

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