Il giorno dell’anniversario della nascita di “Non è la Rai”, Laura Colucci si lascia andare a dei retroscena rimasti nascosti fino ad ora
Il 9 settembre per la televisione italiana è un giorno da ricordare. Trent’anni fa, veniva mandato in onda per la prima volta un programma strepitoso che avrebbe rivoluzionato il panorama televisivo italiano.
Stiamo parlando di “Non è la Rai”: Centro Palatino a Roma, studio televisivo pieno di giovani ragazze che regalavano al pubblico grandi performance di ballo e canto. A capo di questo progetto era presente Giovanni Boncompagni.
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Laura Colucci e lo sfogo sul programma
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A trent’anni dal debutto c’è chi si leva qualche sassolino dalla scarpa e si lascia andare a dei retroscena rimasti nascosti fino ad oggi.
A lanciare la bomba è Laura Colucci, una delle ragazze di “Non è la Rai” che con un lungo post sui social rompe il silenzio e non ha nessuna intenzione di festeggiare il compleanno del programma.
“Io purtroppo non sopporto l’ipocrisia, l’incoerenza e soprattutto l’omertà. Ho avuto il privilegio di partecipare ad una trasmissione televisiva che per un periodo è stata molto seguita”. Così inizia a scrivere la showgirl facendo riferimento al fatto che all’età di ventuno anni aveva il privilegio di avere molti soldi e la possibilità di fare tante cose rispetto alle ragazze della sua età.
Ma come sempre c’è il rovescio della medaglia e lo spiega nel messaggio: “Non c’è niente di fiabesco in Non è la Rai, lo sappiamo tutti ma nessuno lo dice. E non mi riferisco al fatto che lui, a 60 anni conviveva con una minorenne, perché non sta a me giudicare, ma a tante altre schifezze. – Ha continuato – Un po’ di decenza, un po’ di onestà intellettuale. Non era una favola signori, era tutto ciò che di più spietato e crudo vivi se fai parte del mondo dello spettacolo. Forse scriverò un libro. Forse inizio oggi”.
Insomma per la Colucci il programma a cui partecipò non fu tutta rose e fiori, anche se per alcune delle sue colleghe fu l’inizio di una carriera brillante.