La regina degli scacchi: Nona Gaprindašvili denuncia Netflix per sessismo

Una causa di 5 milioni di dollari (4,2 milioni di euro): le accuse della campionessa georgiana Nona Terent’evna Gaprindašvili a Netflix.

Netflix, colpo di coda
Netflix, applicazione (pixabay)

La campionessa di scacchi georgiana, fino al 1992 sovietica, Nona Gaprindašvili ha denunciato Netflix per sessismo. Le accuse della scacchista, ora ottantenne, puntano il dito contro la nota miniserie The Lady’s Game (in italiano La Regina degli Scacchi), accusando la società di produzione americana di contenuti sessisti e diffamatori contro la sua persona. La causa, 5 milioni di dollari (circa 4,2 milioni di euro) per il settimo episodio della serie uscita nel 2020, durante l’ultimo torneo di Beth Harmon contro il campione di scacchi sovietico Vasily Borgov.

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La risposta di Netflix: “Ci difenderemo in tribunale.”

 

 

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La scena incriminata secondo le accuse di Nona Gaprindashvili, la scacchista georgiana campionessa del mondo dal 1962 al 1978 e prima donna a ottenere il titolo di Grande Maestro, riporta la frase del cronista del torneo: “L’unica cosa insolita di lei, in realtà, è il suo sesso. E anche questo non è un’eccezione in Russia. C’è Nona Gaprindashvili, ma lei è la campionessa mondiale femminile e non ha mai affrontato uomini.” Oltre che sessista e altamente diffamatoria, quest’ultima affermazione è anzitutto falsa.

Stando a quanto riportano i documenti presentati dai legali della campionessa: “L’espressione che classifica Nona Gaprindashvili ai soli tornei femminili è manifestamente falsa, oltre ad essere grossolanamente sessista e sminuente. Nel 1968, l’anno di ambientazione della scena, [Nona Gaprindashvili] aveva gareggiato contro almeno 59 scacchisti maschi, inclusi almeno dieci Grandi Maestri di quel tempo. Netflix ha mentito sfacciatamente e deliberatamente sui successi di Gaprindashvili al cinico scopo di accrescere il dramma.”

Secondo le ultime informazioni, la campionessa georgiana ha contattato il colosso dello streaming dopo l’uscita della serie, chiedendo invano un risarcimento e delle scuse. La risposta di Netflix non è tardata.

Netflix
Netflix (Getty Images)

“Netflix ha il massimo rispetto per la signora Gaprindashvili e per la sua illustre carriera, ma la sua richiesta non ha alcun valore: ci difenderemo in tribunale.”, ha dichiarato il portavoce di Netflix in una nota di giovedì 16 settembre.

Fonte Metro.co.uk

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