Mourinho nella bufera dopo il derby. Il perché di certe scelte

All’indomani della sconfitta nel derby capitolino, gli animi in casa Roma sono tesissimi. Josè Mourinho è già sotto esame: fioccano le prime polemiche.

Lazio Roma derby
Lazio-Roma (getty images)

La cocente sconfitta al termine dell’adrenalinico derby della Capitale, tra Roma e Lazio ha fatto saltare il banco sulla sponda giallorossa.

Ieri gli appassionati hanno assistito ad una vera e propria battaglia tra due squadre che per lunghi tratti della gara non si sono affatto risparmiate. Non sono mancati neppure i mugugni sull’arbitraggio di Marco Guida, soprattutto dalle parti di Mourinho, ammonito per condotta antisportiva a bordo campo.

Al triplice fischio finale, a sorridere è Maurizio Sarri con tanto di foto ricordo con l’aquila Olimpia sul braccio, in segno di trionfo.

Il risultato di 3-2 è frutto di una gara scoppiettante dove la Lazio sembrava avere un’evidente marcia in più con uno strepitoso Felipe Anderson. Una vera e propria spina nel fianco per gli avversari e certamente l’uomo più pericoloso del derby.

La Roma d’altro canto, nonostante Zaniolo e i vani tentativi di acciuffare il risultato, non ha digerito la sconfitta.

Ecco dunque che all’indomani del derby, in casa giallorossa, qualche tifoso, preso dalla forte delusione per il risultato finale ha deciso di puntare il dito su alcune rivedibili scelte, optate dall’allenatore

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I tifosi della Roma puntano il dito contro Mourinho: è lui l’artefice della sconfitta nel derby?

 

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Il triplice fischio di Marco Guida sancisce la vittoria della Lazio nel primo derby capitolino tra Sarri e Mourinho.

Secondo l’opinione di alcuni, l’ex allenatore del Napoli ha toccato le “corde” di violino giuste, avendo ragione dell’avversario. I medesimi meriti non si potrebbero invece attribuire a Mourinho, “colpevole” secondo alcuni di scelte errate tra gli undici sul terreno di gioco.

Il terzino sinistro, Vina, ad esempio, sembrava perennemente in affanno sulla fascia di competenza, raggirato puntualmente da uno straripante Felipe Anderson. Per non parlare di Abraham, un “pesce fuor d’acqua”, visibilmente ‘scarico’ da un paio di partite a questa parte.

Ecco dunque che la polemica in casa Roma si inasprisce sul perchè di determinate scelte di Mourinho.

Lasciare fuori giocatori che sarebbero potuti essere utili alla causa in una gara prevedibilmente spigolosa, giocata su ritmi elevatissimi e che non ammetteva distrazioni.

Vedi Villar o Diawara, pedine in grado di aggiungere più filtro a centrocampo e che magari avrebbero potuto evitare certamente qualche scorribanda avversaria in più.

Insistere sulle “gambe” di Abraham si è rivelata un’altra scelta tutt’altro che azzeccata. Quì la menzione va rivolta al flebile minutaggio concesso a Borja Mayoral. 

L’attaccante, ex Villareal, lo scorso anno è stato protagonista di diverse marcature ‘pesanti’, oscurando in più di un’occasione i rimpianti per l’assenza forzata di Edin Dzeko. A tal proposito sorge spontaneo l’interrogativo sul mancato utilizzo nel derby.

Insomma siamo soltanto alla sesta di campionato e considerato il grande investimento fatto dai Friedkin durante la sessione estiva di calciomercato, i jolly legati ai passi falsi hanno già superato la soglia prevista.

roma sciarpata in curva
A.S. Roma (Getty Images)

Già a partire dalla gara di Conference League urge una svolta sul piano delle motivazioni. Potrebbe essere finalmente l’occasione dal primo minuto di assistere a qualche “panchinaro di lusso” e di troppo, nel derby?

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