Russia, ieri Google e Apple, oggi Youtube: il motivo delle minacce

Minaccia di blocco per youtube: lo ha riferito questo mercoledì (29 settembre) il servizio russo delle telecomunicazioni Roskomnadzor.

WhatsApp farlocco
WhatsApp ed altre applicazioni (getty images)

Dopo Google e Apple, la Russia punta il dito contro Youtube. Lo ha riferito un funzionario di Roskomnadzor, l’autorità adibita alla supervisione delle telecomunicazioni nella Federazione Russa. Secondo quanto riporta la fonte ufficiale del servizio federale, la minaccia di blocco contro il colosso dello streaming online è arrivata a seguito della sospensione dei canali in lingua tedesca di RT, precedentemente chiamato Russia Today, il media televisivo satellitare russo diffuso a livello mondiale, il primo tra i canali diffuso a livello mondiale.

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La guerra fredda si estende anche alle piattaforme web. Dopo la minaccia di chiusura indirizza a Google e Apple, la Federazione Russa incrimina anche YouTube. Mentre i due colossi del mondo tech sono state minacciate di multa e chiusura per aver promosso e diffuso in rete Smart Voting, l’applicazione anti-Russia Unita creata dai sostenitori di Alexei Navalny. Il software, ideato dal nemico numero uno del Cremlino, è nato per orientare il voto dei lettori contro il monopolio di Putin e Medvedev verso il partito dell’opposizione dominante.

A seguito della “vittoria pulita e senza brogli” di Russia Unita, secondo le ultime dichiarazioni dei presidenti Vladimir Putin (de facto) e Dmitrij Medvedev (de iure), la Russia prosegue la sua opera di censura annunciando l’avviso di blocco Youtube. La piattaforma è stata contattata dal servizio federale Roskomnadzor, il cui avviso preannuncia l’imminente chiusura del server streaming in caso di mancata revoca della sospensione dei canali in lingua tedesca di RT, il media televisive della Federazione Russa. 

La sospensione di Youtube risale a ieri, martedì 28 settembre: secondo quanto riportano i rapporti ufficiali la piattaforma ha bloccato gli account RT DE e Der Fehlende Part, per aver violato le regole interne della community per “diffusione di false informazioni” sull’emergenza pandemica. Si tratta di “un atto di aggressione informativa senza precedenti da parte di YouTube.“, ha reagito il ministero degli Esteri russo attraverso il comunicato reso noto nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 settembre: l’alto funzionario ha accusato le autorità tedesche di aver “incoraggiato, anzi addirittura insistito” sulla risoluzione mediatica.

“L’obiettivo di questa aggressione ai progetti della holding russa è evidente: mettere a tacere le fonti di informazione che non rientrano in un comodo quadro mediatico” per le autorità tedesche, assicura la diplomazia russa che vi vede “il proseguimento di una guerra dell’informazione contro la Russia”.

Vladimir Putin Russia conferenza dicembre
Vladimir Putin durante la conferenza (Getty Images)

RT, che trasmette anche in inglese, francese e spagnolo, è visto come principale mezzo piegato agli sforzi di propaganda internazionale del Cremlino.

Fonte Politico.eu

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