Agguato in strada: ragazzo di 23 anni ucciso sotto gli occhi della compagna

Un ragazzo di 23 anni, durante la notte scorsa, è stato ucciso a Napoli a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in strada con la compagna. Sull’omicidio indagano i carabinieri.

Carabinieri
Carabinieri (mino21 – Adobe Stock)

Omicidio la scorsa notte a Napoli. Un ragazzo di 23 anni, mentre si trovava con la compagna a Ponticelli, sarebbe stato avvicinato da almeno due persone che avrebbero aperto il fuoco contro di lui. Sul posto sono arrivati i soccorsi che hanno trasportato il 23enne in ospedale, dove purtroppo è deceduto poco dopo. Sull’agguato stanno indagando i carabinieri che stanno cercando di individuare i responsabili.

Napoli, ragazzo ucciso a colpi d’arma da fuoco in strada: l’agguato davanti alla compagna

Durante la scorsa notte, tra martedì 5 e mercoledì 6 ottobre, un ragazzo è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco a Napoli, in via Luigi Crisconio, nel quartiere Ponticelli.

Ambulanza
Ambulanza (Maksim Shebeko – Adobe Stock)

Vittima dell’agguato Carmine D’Onofrio, 23enne incensurato, figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, fratello di Antonio De Luca Bossa, esponente di spicco del clan di camorra del quartiere Ponticelli. Stando a quanto riporta la stampa locale e la redazione del quotidiano Il Mattino, il giovane si trovava insieme alla sua compagna in strada, quando sarebbe stato avvicinato da almeno due persone e poi raggiunto dagli spari.

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Lanciato l’allarme, sul posto sono arrivati gli operatori sanitari del 118 che hanno trasportato d’urgenza il ragazzo presso l’ospedale Villa Betania. Qui i medici, purtroppo, non hanno potuto far nulla per salvargli la vita: il 23enne è deceduto poco dopo l’arrivo al nosocomio.

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Intervenuti anche i carabinieri della stazione locale ed i colleghi di Poggioreale che hanno avviato le indagini per ricostruire nel dettaglio la dinamica dei fatti. Al vaglio delle forze dell’ordine anche il movente del delitto.

Chi l'ha visto Barbara Corvi
Carabinieri (Woody Alec – Adobe Stock)

I militari dell’Arma, scrivono i colleghi de Il Mattino, avrebbero recuperato sette bossoli, esplosi probabilmente da un’arma semiautomatica. Gli inquirenti ora stanno dando la caccia ai killer, fuggiti subito dopo l’agguato.

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