Covid-19, monitoraggio Iss: stabile l’Rt, scende l’incidenza settimanale dei casi

Stando alla bozza dell’ultimo monitoraggio dell’Iss e del Ministero della Salute sull’epidemia da Covid-19, l’Rt rimane stabile mentre scende l’incidenza dei casi.

Coronavirus
(Getty Images)

Dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, emergono dati rincuoranti. Secondo il report, l’indice Rt nazionale rimane stabile (0,83) rispetto alla scorsa settimana, mentre scende l’incidenza settimanale dei casi che passa da 39 a 34 casi per ogni 100mila abitanti. In calo anche il tasso di tasso di occupazione dei pazienti Covid in terapia intensiva e quello nelle aree mediche.

Covid-19, monitoraggio Iss: stabile l’Rt nazionale, scende a 34 l’incidenza settimanale dei casi

I dati relativi all’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia, hanno subito un netto calo rispetto ai mesi precedenti mesi.

Coronavirus
(Getty Images)

Nelle ultime settimane, si sono registrate significative decrescite dei parametri che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla popolazione. Anche dall’ultimo monitoraggio, effettuato dall’Iss e dal Ministero della Salute, emergono dati incoraggianti. Stando alla bozza del report in questione, come riferisce l’Ansa, l’indice Rt calcolato sui casi sintomatici rimane stabile, rispetto alla settimana precedente, a 0,83 (range 0,81 – 0,86) e al di sotto della soglia epidemica. Ancora in calo, invece, l’incidenza dei casi che si attesta a 34 ogni 100mila abitanti contro i 39 della scorsa settimana.

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Si registrano cali anche per quanto riguarda il tasso di occupazione nei reparti di terapia intensiva che scende al 4,8% con una diminuzione dei ricoveri da 459 (28 settembre) a 433 (5 ottobre). Scende anche il tasso di occupazione delle aree mediche a livello nazionale che si attesta al 5,1%: i ricoveri complessiva passano, difatti, da 3.418 a 2.968.

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Le regioni e province autonome classificate a rischio moderato, riporta l’Ansa, sono quattro: Basilicata, Valle d’Aosta e province di Trento e Bolzano. Le altre 17 sono considerate e a basso rischio. Infine, dal report emerge che la variante Delta rimane dominante nel nostro Paese dal mese di luglio e nell’intera Unione Europa.

Secondo l’Iss, riferisce l’Ansa, gli strumenti principali per “prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti” sono una maggiore copertura vaccinale e il completamento dei cicli vaccinali. Inoltre, si sottolinea nel monitoraggio, per limitare la circolazione del virus, bisogna rispettare le norme di prevenzione e mettere in atto un capillare tracciamento e contenimento dei casi.

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