Coronavirus, il bollettino del 10 ottobre: 2.278 nuovi casi e 27 vittime

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 10 ottobre, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Appena pubblicato, sul sito del Ministero della Salute, l’aggiornamento relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando al bollettino odierno, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 4.700.316 con un incremento rispetto alla giornata di ieri di 2.278 unità. Decrescono i soggetti attualmente positivi che ad oggi sono 84.808 (-494), così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che ammontano a 364 (-3). Le persone guarite sono 4.484.207, ossia 2.745 unità in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 27 decessi che hanno portato il bilancio delle vittime in Italia a 131.301.

La Provincia Autonoma di Bolzano, si legge nelle note, ha comunicato che 18 dei 46 nuovi positivi derivano da test antigenici confermati da test molecolare. La Sicilia specifica che i decessi riportati in data odierna si riferiscono ai giorni precedenti.

Coronavirus, bollettino: i numeri nella giornata di sabato 9 ottobre

Stando al bollettino del Ministero della Salute di ieri, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 4.698.038.

Coronavirus
(Getty Images)

In discesa i soggetti attualmente positivi che erano pari a 85.302. Diminuivano i ricoveri in terapia intensiva pari a 367 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 4.481.462. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi giunto a 131.274.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 9 ottobre: i dati della pandemia di oggi in Italia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 8 ottobre

Secondo l’aggiornamento diramato nella giornata di venerdì, i casi di contagio complessivi erano 4.695.291. Risultavano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 85.926 ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva ossia 383 (-20). I guariti dall’inizio dell’emergenza salivano a 4.478.137. Purtroppo il bilancio delle vittime totale in Italia saliva a 131.228.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino dell’8 ottobre: 3.023 nuovi casi e 30 decessi

Terza dose, continuano le somministrazioni negli Hub

L’Italia, all’esito del via libera dell’Ema ha iniziato le somministrazioni delle terze dose di vaccino per tutti i soggetti over 60 e per quelli ritenuti fragili. Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, tale fascia di popolazione potrà ricevere la sua ulteriore dose.

Ciò viene deliberato, riporta l’Ansa, quando all’appello mancano ancora quasi 8 milioni e mezzo di italiani che non hanno ricevuto neppure la prima dose. Tuttavia, il peggio sarebbe ormai passato – questo il messaggio lanciato dalle istituzioni-.

Quanto ai luoghi in cui si procederà con le somministrazioni delle terze dosi, si sarebbe continuato ad optare per Hub e centri vaccinali i quali verranno man mano coadiuvati – in maniera graduale dalle attività di farmacie e quelle dei medici di famiglia. Questa, riferisce l’Ansa, la notizia trapelata dagli uffici al cui capo vi è il Generale Francesco Paolo Figliuolo.

Ma sul punto il governatore del Veneto, Luca Zaia, avrebbe voluto porre l’accento su una possibile criticità. Prima del 15 ottobre bisognerà trovare una soluzione per le aziende che dovrebbero essere messe in condizione di svolgere test autonomamente così da vedersela con i propri lavoratori. Attualmente nella sua Regione sono circa 600mila le persone non vaccinate in piena età lavorativa. Ciò significa che se anche solo la metà fosse effettivamente impiegate, bisognerebbe somministrare tamponi ogni 48h a circa 350mila persone: impossibile, ha tuonato Zaia.

Covid e diabete: recente studio lancia l’allarme

Un recente studio, riporta Live Sicilia, condotto dalle Università di Pisa, Leuven e Bruxelles, avrebbe dimostrato come il Sars-Cov2 riuscirebbe ad infettare le cellule deputate alla produzione di insulina stravolgendone la funzione. Per tale ragione alcune persone, che prima di contrarre il Covid erano perfettamente sane, dopo la malattia sviluppano il diabete.

La circostanza aveva destato numerose preoccupazioni nella comunità scientifica, la quale aveva rilevato l’esponenziale aumento di casi di diabete correlati in qualche modo al Covid. Si era pensato – fino ad oggi- ad una risposta eccessiva del sistema immunitario che causava danno al pancreas, o ancora ad un’infiammazione che non rendeva i tessuti reattivi all’insulina.

Obbiettivo 80% raggiunto: ma non è ancora abbastanza

Il tanto anelato obbiettivo di immunizzare l’80% della popolazione è stato raggiunto. Attualmente riporta la redazione di Open sono 43.125.224 le persone vaccinate. Eppure, stando a quanto riferiscono gli esperti, l’immunità di gregge sarebbe lontana: mancherebbe all’appello un altro 10%.

La strada da percorrere non è troppo lunga, ma serve un ulteriore sforzo. Soprattutto a causa della predominanza della variante Delta ormai divenuta la più presente.

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