No Green Pass, Conte chiede lo scioglimento di un partito dopo gli scontri

Gli scontri violenti registratisi nel weekend durante le manifestazioni no Green Pass hanno scosso la politica: Conte chiede lo scioglimento di Forza Nuova.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte (Getty Images)

Nel corso del weekend appena trascorso, l’Italia ha assistito a scene di pura follia. Violenza gratuita, atti di vandalismo sconsiderati che si sono concretati in ingenti danni. Si pensi alla sede della CGIL di Roma presa d’assalto e distrutta. Nella Capitale numerosi sono stati i fermi eseguiti, tra questi anche quelli di esponenti del partito di destra Forza Nuova di cui oggi, Giuseppe Conte – a capo del Movimento 5 Stelle– chiede un provvedimento drastico.

Scontri no green pass, Conte chiede scioglimento del partito Forza Nuova

Una “rivoluzione popolare” così ha definito Forza Nuova gli scontri nel weekend. Precisando con una nota che l’arresto di alcuni dei suoi vertici non significherà di certo la risoluzione del partito.

Polizia
(Getty Images)

Eppure, se ciò non dovesse accadere fisiologicamente, c’è chi è pronto a forzare il flusso delle cose. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle ha duramente condannato quanto accaduto, tuonando: “Non è accettabile che in Italia ci siano azioni ed aggressioni di questo tipo. Credo – riporta L’Unione Sardache sussistano le premesse per lo scioglimento di Forza Nuova“.

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Una dura ed aspra condanna che arriva dopo i drammatici accadimenti del fine settimana. Quella che doveva essere una pacifica manifestazione si è tramutata in una vera guerriglia urbana.

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L’ex premier ha poi proseguito affermando come sia sotto gli occhi tutti la “volontà deliberata” di portare avanti degli “attacchi squadristi”: un qualcosa di totalmente inaccettabile. Il leader pentastellato ha, infine, chiesto ai suoi omologhi di destra di intervenire ed escludere ogni margine di ambiguità.

La condanna per i fatti di Roma, sono giunti da ogni forza politica. Alla CGIL ogni esponente di partito, Associazione di categoria, ha espresso la propria solidarietà nei confronti anche del vertice, Maurizio Landini, il quale ha qualificato l’assalto alla sede del sindacato, riporta Libero, un atto propriamente “fascista”, una “ferita democratica”.

Maurizio Landini
Il segretario generale della CGIL., Maurizio Landini (Getty Images)

Landini ha chiosato dicendo che con ogni probabilità quanto accaduto era un atto intimidatorio, ma chi lo ha fatto dimentica che la CGIL ed i suoi lavoratori sono le stesse persone che il fascismo lo hanno sconfitto.

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