Morto Angelo Licheri: l’eroe di Vermicino che provò a salvare Alfredino Rampi

La scorsa notte è morto Angelo Licheri, il volontario che nel 1981 si era fatto calare nel pozzo di Vermicino, dove era caduto il piccolo Alfredino Rampi.

Angelo Licheri
Angelo Licheri all’uscita dal pozzo nel 1981 (Facebook – Pagina Angelo Licheri)

Si è spento all’età di 77 anni, Angelo Licheri, il volontario che 40 anni fa aveva provato a salvare il piccolo Alfredino Rampi calandosi nel pozzo di Vermicino dove era caduto il bambino. Licheri è morto questa notte in una clinica di Nettuno, dove si ritrova ricoverato da tempo per dei problemi di salute di cui soffriva.

Roma, morto Angelo Licheri: l’eroe di Vermicino che provò a salvare Alfredino Rampi

Durante la scorsa notte, in una clinica di Nettuno (Roma), è morto, all’età di 77 anni, Angelo Licheri, il volontario che nel 1981 provò a salvare il piccolo Alfredino Rampi.

Alfredino Rampi
Alfredino Rampi

A dare il triste annuncio, come si legge sulla pagina Facebook dedicata a Licheri, la direttrice dell’istituto, dove il 77enne si trovava ricoverato da tempo, Alessandra Franco. I medici gli avevano diagnosticato un male incurabile contro cui lottava da tempo.

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Angelo, all’epoca 36enne, la notte tra il 12 ed il 13 giugno del 1981, si era recato a Vermicino dopo aver saputo che un bambino di 6 anni, Alfredino Rampi, era precipitato in un pozzo artesiano. Durante le operazioni di soccorso, l’uomo venne scelto, per via della sua esile corporatura, per essere calato nel pozzo nel tentativo di salvare il bimbo. Senza esitare, il volontario si fece calare a testa in giù nella cavità, per circa 60 metri, dove rimase per 45 minuti riuscendo anche ad avvicinarsi ad Alfredino, ma senza riuscire a portarlo in superfice.

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Una volta risalito dalla cavità, Licheri venne subito soccorso. Sul corpo presentava profonde ferite tanto da essere rimasto ricoverato per alcune settimane.

Angelo Licheri
Angelo Licheri (Facebook – Pagina Angelo Licheri)

La tragedia di Vermicino, segnò profondamente la vita del volontario che venne ricordato da tutti come un eroe e soprannominato “L’Angelo di Vermicino”. In varie interviste aveva detto di non sentirsi un eroe, ma di aver fatto il suo dovere di cittadino cercando di far il possibile per salvare un bambino.

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