Nasa, avvio alla missione DART: il primo test di difesa planetaria

Lo ha confermato la Nasa giovedì 4 novembre: l’agenzia spaziale devierà un asteroide per proteggere l’umanità da una possibile minaccia. 

Accadde oggi 29 luglio
Nasa – Instagram

Tutto pronto, lo ha confermato la Nasa questo giovedì (4 novembre): secondo l’ultima dichiarazione dell’Agenzia spaziale, la missione DART è pronta per essere avviata. Nello specifico, i membri del team del Double Asteroid Redirection Test (DART) della NASA hanno annunciato di aver già alimentato la navicella di carburante; mancano all’appello solo alcuni test e prove finali prima del lancio effettivo, programmato per il prossimo martedì 23 novembre.

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Dart in direzione Dimorphos: la prima missione planetaria

 

 

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La NASA ha già spedito innumerevoli veicoli spaziali nel nostro sistema solare, ma la missione programmata per fine novembre tenterà un’impresa unica: scontrarsi contro un piccolo asteroide lunare per deviare e accelerare leggermente la sua orbita. L’asteroide in questione è Dimorphos, dal greco “avente due forme“. “In caso di asteroide-minaccia per il pianeta Terra, bisognerebbe utilizzare questa tecnica con molti anni di anticipo, decenni in anticipo.“, ha suggerito Nancy Chabot, planetaria e responsabile del coordinamento DART presso il Johns Hopkins Applied Physics Laboratory di Maryland, durante la conferenza stampa pre-lancio tenutasi questo giovedì (4 novembre). “Basta una piccola spinta a questo asteroide per cambiare la sua futura posizione [… Di conseguenza, attraverso questa tecnica] l’asteroide e la Terra non saranno più in rotta di collisione“.

L’eroica missione, nota come Double Asteroid Redirection Test  (DART), è il primo lancio effettuato dalla NASA per scopo di difesa planetaria. Il compito dell’Agenzia spaziale è rilevare la presenza di corpi celesti, ad esempio asteroidi, che potrebbero rivelarsi possibili minacce per la Terra; in seguito valutarne i rischi e le probabilità di scontro e, se necessario, procedere per evitare la potenziale calamità. L’impresa sarà supervisionata da un nanosatellite e da diversi telescopi che aiuteranno ad osservare l’impatto e l’influenza dell’orbita di Dimorphos attorno a Didymos. All’ambizioso progetto collaborerà annche l’Agenzia spaziale europea, con il lancio della sonda Hera nel 2023 per valutare gli effetti della collisione con l’asteroide bersaglio.

Spazio
Stelle (Getty Images)

Gli asteroidi sono complicati: hanno un aspetto eterogeneo: hanno massi e parti rocciose, hanno parti lisce, hanno forme strane – sono imprevedibili.” – ha continuato Nancy Chabot – “Dobbiamo tentare, fare questo test nel mondo reale e su un vero asteroide : ed è proprio questo il motivo che dobbiamo portare avanti la missione DART.”

Fonte Nasa

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