Covid-19, monitoraggio Iss: salgono ancora incidenza dei casi e ricoveri

Dall’ultimo monitoraggio sull’epidemia da Covid-19 dell’Iss, si evince la nuova crescita dell’incidenza dei casi e dei ricoveri in ospedale. Stabile l’indice Rt.

Coronavirus
(Getty Images)

Non accenna ad arrestarsi la risalita dei contagi dell’epidemia di Covid-19. Nelle ultime settimane, la curva epidemica ha fatto registrare una crescita che ha costretto il Governo a valutare nuove misure di contrasto. Anche i dati, riportati nell’ultimo monitoraggio effettuato dall’Iss (Istituto Superiore di Sanità) e dal Ministero della Salute, non sono rincuoranti. Stando al report, nel nostro Paese continua a crescere l’incidenza dei casi settimanali ed il tasso dei ricoveri in ospedale, mentre risulta stabile l’indice Rt.

Covid-19, monitoraggio Iss: sale ancora incidenza dei casi, terapie intensive oltre la soglia critica

Coronavirus
(Getty Images)

Sul sito dell’Iss è stato pubblicato il consueto monitoraggio settimanale sull’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Dl Festività, le nuove misure del Governo per contenere i contagi

Dal documento si evince che l’incidenza settimanale dei casi continua a crescere sensibilmente e si attesta a 351 per 100mila abitanti rispetto ai 241 per 100mila abitanti del report precedente. Rimane stabile, ma ancora ancora sopra la soglia epidemica, invece, l’indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,13 (range 1,11 – 1,15).

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Covid-19, il bollettino del 23 dicembre: 44.595 nuovi casi e 168 decessi

Risultano essere in crescita anche i dati relativi ai ricoveri dei pazienti Covid nelle strutture ospedaliere del nostro Paese. Nei reparti di terapia intensiva, il livello di occupazione è salito dal 9,6 della precedente rilevazione al 10, 7%, dunque, oltre la soglia di allerta (10%). Nelle aree mediche il tasso di occupazione a livello nazionale ha raggiunto il 13,9%, rispetto al 12,1% della scorsa settimana. In questo caso, il dato rimane sotto la soglia d’allerta, fissata per le aree mediche al 15%.

Ad oggi, si legge nel monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, due Regioni/Province Autonome sono classificate a rischio alto, mentre diciotto sono considerate a rischio moderato ed una sola a rischio basso. Cinque delle regioni a rischio moderato hanno un’alta probabilità di progressione verso il rischio alto. Infine, tredici Regioni/Province Autonome riportano un’allerta di resilienza, mentre due riportano molteplici allerte di resilienza.

Impostazioni privacy