Giallo della Vigilia di Natale, la svolta: arrestata una giovane per omicidio

Svolta nel caso della morte di Antonio Calandrino, l’uomo deceduto la sera della vigilia di Natale a Castelvetrano (Trapani): arrestata una ragazza.

Carabinieri
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Era la sera della Vigilia di Natale 2021 quando Antonino Calandrino, si suppone al culmine di una lite innescatasi per futili motivi, sarebbe caduto da un’altezza di 3 metri, morendo dopo dieci giorni di agonia in ospedale. Un giallo – quello registratosi a Castelvetrano (Trapani)- che oggi, a distanza di più di un mese potrebbe essere giunto ad una svolta. I carabinieri hanno, infatti, eseguito un arresto.

Castelvetrano, morte di Antonino Calandrino: arrestata ragazza di 23 anni

Tribunale
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I carabinieri, per la morte di Antonino Calandrino, avrebbero arrestato una ragazza di 23 anni. Per gli inquirenti, riporta la redazione di Fanpage, sarebbe stata lei al culmine di una lite per futili motivi avvenuta in strada, ad averlo spinto da un’altezza, facendolo precipitare nel vuoto. Un volo di tre metri che non avrebbe lasciato scampo all’uomo, morto poi dopo dieci giorni di agonia a Villa Sofia, ospedale di Palermo.

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I militari dell’arma, su disposizione del Gip di Marsala, avrebbero – quindi- eseguito nei confronti della 23enne un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Secondo una prima ricostruzione, riferisce Fanpage, la notte della Vigilia di Natale, la vittima e la donna avrebbero avuto una lite all’esito della quale la 23enne avrebbe spinto il Calandrino di sotto. Una caduta che, come precedentemente riportato, non avrebbe ucciso l’uomo sul colpo.

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Gli inquirenti avrebbero scoperto che la sera della tragedia, Calandrino aveva sentito alcune urla provenire dal vialetto della sua abitazione. Preoccupatosi, si sarebbe andato a sincerare di quanto stesse accadendo. A quel punto, sarebbe scoppiata la lite con la giovane oggi sottoposta alla custodia cautelare in carcere. La 23enne, infatti, pare che nel corso della colluttazione lo avrebbe spinto da un’altezza, facendogli compiere quel fatale volo di tre metri. Gravi le lesioni ed il trauma cranico riportati.

Carabinieri
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Per i carabinieri, dunque, sussiste il nesso causale tra la spinta inferta dalla giovane e l’evento morte di Calandrino. Considerato che la ragazza, pare che già in passato si sia resa autrice di episodi di violenza, è stata assoggetta alla misura restrittiva.

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