Covid-19, il bollettino del 2 febbraio: 118.994 nuovi casi e 395 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, mercoledì 2 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da quasi due anni. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono 11.235.745 in totale, ossia 118.994 unità in più rispetto a ieri a fronte di 964.521 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Scende il numero dei soggetti attualmente positivi ad oggi 2.407.626 (-68.888), così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultano essere 1.524 (-25). Le persone guarite sono 8.680.799 con un incremento di 187.816 unità rispetto a ieri. Purtroppo continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime con 395 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 147.320. 

Covid-19, bollettino: i numeri nella giornata di martedì 1 febbraio

Coronavirus
(Getty Images)

Secondo il bollettino del Ministero della Salute di ieri, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano. Risultavano ancora in calo i soggetti attualmente positivi, così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.549 in totale. I guariti ammontavano a 8.492.983. Il bilancio totale delle vittime nel nostro Paese saliva a 146.925.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 31 gennaio

Stando alla tabella sanitaria diramata nel pomeriggio di lunedì, i casi di contagio complessivi erano 10.983.116. Proseguiva il calo del numero dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 2.592.606. Scendeva anche il dato relativo ai pazienti in terapia intensiva: 1.584. Le persone guarite risultavano essere 8.244.012. Purtroppo, si aggravava il bilancio delle vittime in Italia che portavano il totale a 146.498. 

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 31 gennaio: 57.715 nuovi casi di contagio e 349 decessi

Scuola e Green Pass, i temi al vaglio del Comitato Tecnico Scientifico: novità nelle prossime ore

A breve dovrebbe giungere il parere del Comitato Tecnico Scientifico in ordine ad importanti temi come la scuola e la durata del Green Pass. Quali sono le ipotesi più accreditate? Attualmente al vaglio – riporta l’Ansa- la possibilità di instituire la Didattica a distanza solo per i soggetti non vaccinati. Una possibilità che avrebbe, però, diviso subito le forze politiche: la Lega, infatti, parlerebbe di una discriminazione. Quanto al Green Pass, come si vociferava da tempo, l’idea sarebbe quella di renderlo illimitato per i vaccinati con terza dose. Ed ancora, ma questa è una strada assai spinosa quella di non limitare le attività ai soggetti asintomatici.

Di certo, tema caldo al momento è quello involgente la scuola e le quarantene. Bisognerà comprendere, infatti, se e al ricorrere di quali circostanze si possa attivare la dad e per chi. In ogni caso sarebbe sempre il Carroccio a richiedere la linea più morbida possibile e meno restrizioni.

Crisanti, abolire il Green Pass: il motivo

Per il professor Andrea Crisanti, microbiologo presso l’Università di Padova, conferire una durata illimitata al Green Pass dopo la terza dose di vaccino sarebbe soltanto una scelta politica che nulla ha a che vedere con la scienza. Il Governo vorrebbe solo placare gli animi dei cittadini. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Il Fatto Quotidiano. La possibilità che il certificato verde possa non avere più scadenza dopo il booster è al vaglio dell’Esecutivo e del Comitato Tecnico Scientifico. Bisognerà attendere le prossime ore per comprendere come si deciderà di procedere sul punto. Attese anche decisioni in merito al comparto scuola e quarantene.

Mascherine obbligatorie all’aperto, le differenze tra Italia e Francia

Mentre il Ministero della Salute Italiana nella giornata di ieri ha deciso di prorogare l’obbligo di utilizzo delle mascherine all’aperto anche in zona bianca, in Francia si suona tutta un’altra musica.

Nel Paese d’Oltralpe sul punto, il Governo ha deciso di non modificare le proprie decisioni e non prorogare la disposizione per cui i dispositivi idi protezione individuale debbano essere utilizzati anche fuori. A dichiararlo alla cittadinanza, riporta Skytg24, il portavoce dell’esecutivo, Gabriel Attal. Ad eccezione delle circostanze in cui potrebbero registrarsi assembramenti come concerti o eventi di rilevanza pubblica e dove non è possibile mantenere il distanziamento personale.

Il portavoce del Governo ha voluto sottolineare come la pandemia non sia finita e che adesso bisogna continuare a mantenere alta la guardia anche alla luce della scoperta della sottovariante della Omicron che pare essere anch’essa molto contagiosa.

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