Loredana Bertè. La struggente dedica di Achille Lauro e l’uomo che non le ha mai chiesto scusa

Loredana Bertè è stata “ospite” di Achille Lauro durante Sanremo 2022 in occasione della serata delle cover e dei duetti. Emerge un retroscena agghiacciante sul suo passato

La quarta serata di Sanremo 2022 (andata in onda il 4 febbraio scorso) è stata dedicata alle performance dei concorrenti in gara insieme a illustri colleghi, cimentandosi in cover di altri famosi artisti.

Achille Lauro, Loredana Bertè Sanremo 2022
Achille Lauro, Loredana Bertè (Instagram)

Achille Lauro ha scelto di proporre un pezzo storico del repertorio italiano, la canzone “Sei bellissima”, insieme alla sua interprete originale: Loredana Bertè. L’esibizione ha guadagnato la standing ovation del pubblico e, al termine della stessa, il controverso cantante classe 1990 ha fatto giungere un mazzo di rose rosse e blu per la Bertè, accompagnate da una dedica toccante. Queste le sue parole: “Che strano Uomo sono io,
incapace di chiedere scusa, perché confonde il perdono con la vergogna. Che strano Uomo sono io, che ti chiama pagliaccio perché pensa di dover combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano Uomo sono io, capace solo di dire “sei bellissima”
èerché ancora ha paura di riconoscere il tuo valore. Stasera, “per i tuoi occhi ancora”,
chiedo scusa e vado via”.

Loredana Bertè: la risposta ad Achille Lauro e il racconto devastante del rapporto con suo padre

 

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“Nessun uomo ‘perbene'” mi ha mai chiesto scusa, nè io nè mia sorella abbiamo mai vinto Sanremo in gara. Eppure questo trasgressivo, anticonformista, da alcuni definito addirittura ‘blasfemo’, giovane uomo in un solo colpo ha dedicato tutto il suo festival a me e, in un certo modo, forse anche a mia sorella chiedendo scusa a me e a tutte le donne”. Loredana Bertè utilizza i suoi canali social per esprimere i sentimenti di riconoscenza nei confronti di Achille Lauro, per la sensibilità dimostratale sul palco più famoso d’Italia, davanti a milioni di telespettatori.

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“Di quanto amore è capace questo “strano uomo”? E quanta capacità ha di esprimerlo? Grazie” – conclude.

Eppure, forse la diva nostrana avrebbe avuto bisogno della richiesta di perdono da uno degli uomini più importanti della sua vita, suo padre; scuse che non sono mai arrivate e mai potranno farlo.

La stessa Bertè ha descritto a Silvia Toffanin ai microfoni di “Verissimo” il clima di terrore nel quale è cresciuta. Il padre orco, violento, massacrava di botte la madre anche all’ottavo mese di gravidanza. “Ricordo le mattonelle del bagno sporche. Metteva Beethoven quando doveva picchiare qualcuno”.

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Loredana è la prima di quattro sorelle; dopo di lei nascquero Mimì, Leda e Olivia. “Alla quarta femmina, è andato via perché odiava le donne… L’ho rivisto 40 anni dopo, per il funerale di Mimì”. E anche in quella situazione di profondo dolore per tutta la famiglia, l’uomo è riuscito a scagliarsi contro la figlia con una furia inaudita, tanto da strapparle i capelli dallo scalpo: “Mi ha preso a calci e pugni all’obitorio, mi ha fatto cadere dentro la bara con lei”.

Una ferita che non potrà mai rimarginarsi. “Fortunatamente è morto” – ha concluso la Bertè.

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