Coronavirus, il bollettino del 22 febbraio: 60.029 nuovi casi e 322 morti

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 22 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Stando al bollettino di oggi del Ministero della Salute, i casi di contagio complessivi sono saliti a 12.554.596, ossia 60.029 in più rispetto a ieri a fronte di 603.639 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.

Bollettino coronavirus 22 febbraio
(Ministero della Salute)

Continua a scendere il totale dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 1.291.793 (-30.178), così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultano essere 896 (-32). Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 11.109.291 con un incremento di 89.993 unità rispetto alla giornata di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 322 morti che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 153.512.

Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia di domenica 21 febbraio

Coronavirus bollettino 22 febbraio
(Getty Images)

Secondo il bollettino pubblicato ieri sul sito del Ministero della Salute, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 12.494.459. In calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 1.321.97. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva: 928 in totale. Il dato dei guariti giungeva a 11.019.298. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 153.190.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 20 febbraio

Stando ai dati contenuti nell’aggiornamento giornaliero di sabato, i casi di contagio erano saliti a 12.469.975. Proseguiva la discesa dei soggetti attualmente positivi che risultavano essere 1.348.347. Scendeva anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva934 in totale. Le persone guarite erano 10.968.639. Il bilancio totale delle vittime nel nostro Paese saliva a 152.989.

Fabrizio Pregliasco sul Green Pass: quanto durerà la Certificazione

Per eliminare il Green Pass bisognerà attendere. Questa, secondo il noto virologo Fabrizio Pregliasco, la previsione sul certificato verde. Il professore, riportano i colleghi della redazione di AdnKronos, ha affermato che non esiste una regola universale quando si parla della pandemia e che le valutazione effettuabili a livello politico sono innumerevoli. Da tenere in considerazione oltre alla salute, ha proseguito, anche l’equilibrio economico-sociale.

Il quadro attutale potrebbe consentire l’eliminazione dello Stato di Emergenza, tuttavia, Pregliasco ha voluto specificare come i cittadini devono continuare a mantenere un atteggiamento prudente e responsabile. Il ritorno alla normalità deve essere graduale e la campagna vaccinale deve proseguire. Con ogni probabilità l’estate sarà tranquilla. Ma non si può escludere che l’inverno 2023 non sarà a rischio.

Anche per il Green Pass, Pregliasco predica prudenza. Non durerà per sempre, ma sicuramente sarà in vigore fino a giugno. A condurre ogni tipo di scelta sarà ovviamente l’andamento della curva epidemiologica.

Non sono mancate considerazioni sulla quarta dose. Il noto virologo ha affermato che con ogni probabilità sarà destinato ai soggetti definiti fragili.

Gran Bretagna, parole ottimistiche quelle del premier Johnson: ritorno alla normalità

Per Boris Johnson dal 24 febbraio la Gran Bretagna tornerà alla sua normalità. In quella data, infatti, riferisce la redazione di Tgcom24, saranno abolite tutte le misure restrittive. Compreso l’isolamento delle persone positive le quali saranno chiamate, esclusivamente, ad essere responsabili come se avessero una normale influenza.

L’Inghilterra, quindi, è pronta ad attivare la fase di convivenza con il virus. Una scelta, quella del Premier, che l’opposizione però ha manifestato non gradire, ritenendola eccessivamente avventata.

Novavax, partono le somministrazioni: quando il via nelle Marche

Ad oggi, numerosi sono ancora gli italiani che hanno deciso di non sottoporsi alla vaccinazione anti-covid. Una circostanza che il Governo ha cercato di arginare introducendo l’obbligo vaccinale quantomeno per i soggetti nella fascia over 50, fascia di popolazione maggiormente esposta a manifestazioni severe della malattia.

Ma la campagna vaccinale procede e presto sarà possibile prenotare nelle Marche la somministrazione del Novavax, vaccino che si affiancherà agli attuali Pfizer e Moderna. Si tratta, riporta la redazione di Sky Tg24, di un siero a base proteica, proprio come quelli contro l’influenza.

A darne notizia l’assessore regionale Filippo Saltamartini il quale ha spiegato come all’inizio del mese di marzo verranno effettuati i rifornimenti per iniziare le somministrazioni. L’Assessore ha specificato come molte persone lo abbiano contattato per dirgli come stavano aspettando proprio il Novavax per vaccinarsi.

Una nuova arma contro il Covid, che si presenta – proprio come gli altri sieri- in forma liquida. La somministrazione sarà divisa in due dosi, a distanza di ventuno giorni l’una dall’altra.

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