Virginia Raffaele racconta la sua infanzia fuori dal comune. “Ero innamorata di Gigi Proietti”

Virginia Raffele si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera. Ha parlato della sua infanzia fuori dal comune e dei suoi miti dell’epoca tra cui Gigi Proietti

Tutti la conoscono e tutti la amano. Virginia Raffele è una delle attrici comiche e imitatrici più famose e brave di tutti i tempi. Il suo talento nell’imitare i più disparati personaggi è davvero insuperabile.

virginia raffaele infanzia
Virginia Raffaele (Twitter)

Negli ultimi anni l’abbiamo vista sempre più spesso in televisione. La bravissima Virginia Raffaele ha partecipato a moltissimo programmi tv, arrivando poi a condurne uno tutto suo Facciamo che io ero, che ha riscosso un successo enorme. Di recente l’abbiamo vista concorrente al programma Lol 2, dove ha conquistato tutti con la sua indiscutibile bravura e la sua simpatia travolgente. Ma la sua passione più grande è sicuramente quella del teatro e nei prossimo mesi la vedremo impegnata nel tuor del suo spettacolo teatrale, Samusà.

Virginia Raffaele, un’infanzia sopra le righe trascorsa tra giostre e fucili

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Virginia Raffaele (@virginiaraffaele)

Tutti conoscono e amano Virginia, ma forse non tutti conoscono il suo passato e la sua infanzia decisamente fuori dal comune. Virginia si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove l’argomento principale è stato proprio quello. Virginia Raffaele è cresciuta nel luna park dei nonni, al quartiere Eur di Roma. “Facevo i compiti sulla nave pirata, cenavo caricando i fucili” ha detto durante l’intervista. Ha parlato del pregiudizio delle altre persone nei confronti della categoria dei giostrai, affermando di non averlo mai avvertito da piccola ma solo una volta cresciuta. Il suo ricordo più brutto, ha detto, è stato “quando il luna park ha iniziato a chiudere. Lo vedevo morire, lentamente abbandonato“.

Ha parlato anche di come è nata la sua grande passione per la comicità e per il teatro, è stata la nonna a trasmettergliela. I suoi miti ai tempi erano Anna Marchesini e Gigi Proietti. “A 15 anni andai a vedere Anna Marchesini a teatro e mi sforzai di spingermi in camerino per farmi fare un autografo. Di Gigi ero innamorata, la sua risata la riconoscevo tra tutte. Quando mi bussò in camerino dopo uno spettacolo, mi misi a piangere dall’emozione“.

Impostazioni privacy