Covid-19, monitoraggio Iss: indice Rt ed incidenza dei casi in risalita

Dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss sull’epidemia da Covid-19 è emerso un aumento dell’Rt e dell’incidenza dei casi.

I mezzi di informazione sono tutti comprensibilmente concentrati sul conflitto in Ucraina e la pandemia pare essere finita in secondo piano. Eppure non è così da un punto di vista sanitario perché il Covid continua a circolare e negli ultimi tempi avrebbe fatto registrare una nuova risalita.

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(Filippo Venezia – Ansa)

Questo quanto emerso dall’odierno monitoraggio settimanale dell’Iss e del Ministero della Salute da cui si evince un aumento dell’indice Rt. Fortunatamente restano stabili i posti di occupazione nei reparti ordinari ed in calo, invece, quelli in terapia intensiva.

Covid-19, monitoraggio Iss: salgono indice Rt e incidenza, scendono le terapie intensive

Nella giornata di ieri i casi di contagio hanno toccato gli 80mila e come accade da giorni gli attualmente positivi sono sopra il milione. Inevitabilmente, quindi, dall’odierno monitoraggio dell’Iss non poteva che emergere un peggioramento di alcuni valori.

In primis l’indice Rt salito a 0,94 rispetto alla precedente rilevazione che lo vedeva allo 0,84. Stesso dicasi per l’incidenza dei casi giunti a 725 ogni 100mila abitanti a fronte dei 510 della scorsa settimana.

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Miglioramento, invece, per quanto riguarda il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva che mostrano un calo consistente, Dal 5,5 dell’ultima rilevazione al 4,8% di quella odierna. Stabile, invece, il tasso di occupazione in aree mediche che rimane fisso al 12,9%.

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Sarebbe in calo anche la percentuale di casi rilevati attraverso il contact tracking passata dal 17% al 14%. Invariato, invece, il valore di casi scoperti attraverso la manifestazione di sintomi che resta fisso al 37%. Non può dirsi lo stesso per i contagi rilevati attraverso mera attività di screening che rispetto a scorsa settimana sale di ben 3 punti percentuali arrivando al 49%.

Nel report si legge che ad oggi sono quattro le Regioni/Province Autonome classificate a rischio alto, per via di molteplici allerte di resilienza rilevate. Quindici sono considerate a rischio moderato, di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto, mentre le restanti due a rischio basso. Infine, diciassette Regioni/Province Autonome riportano una singola allerta di resilienza, quattro quelle che ne riportano molteplici.

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