Norina Matuozzo chi è: la storia della protagonista di Amore Criminale

Questo giovedì, 31 marzo, parte un nuovo appuntamento con “Amore Criminale”, il programma dedicato al racconto delle donne vittime di femminicidi: oggi si ripercorre il caso di Norina Matuozzo.

Inizia alle 21:20 l’appuntamento di “Amore Criminale”, il noto programma televisivo italiano dedicato alla ricostruzione delle storie di donne vittime di relazioni complicate e incrinate fino all’apice del disumano: il femminicidio. Questo giovedì 31 marzo la terza puntata analizza e ripercorre il caso di Norina Matuozzo. Il pubblico fedele alla trasmissione di Rai3 con Veronica Pivetti ascolterà la vita della giovane mamma, 34 anni e originaria della provincia di Napoli, morta per colpa dello stesso uomo che le confessava amore sincero e profondo: il padre dei suoi figli e il suo futuro assassino.

 

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Polizia a Napoli (Ansa)

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Oggi nuovo appuntamento su Rai 3 alle 21:20 con “Amore Criminale” di Veronica Pivetti. In onda dal lontano 2007, la nota trasmissione televisiva si caratterizza per uno spiccato scopo di denuncia sociale sotto la narrazione informativa di tragedie nazionali. Le storie riguardano amori complicati culminati in episodi di violenza e prevaricazione sulle libertà e diritti individuali, fino al culmine più deplorevole al limite del disumano: il femminicidio. La puntata di questo giovedì 31 marzo è tutta incentrata sul caso Matuozzo, mamma di due figli all’epoca 34enne.

Appena maggiorenne, Norina Matuozzo cerca un immediato inserimento nel mondo del lavoro per raggiungere la tanto sperata indipendenza economica. Così, all’età di 18 anni decide di avviare la sua carriera professionale all’interno di una fabbrica di jeans. Una mattina, mentre attende il solito autobus per recarsi sul posto di lavoro, conosce il futuro marito dei suoi figli: Salvatore Tamburrino, più grande di lei. La relazione sembra funzionare senza intoppi per 6 mesi, fino a quando Salvatore viene arrestato. In cella trascorrerà 7 anni: ed è proprio in carcere che la giovane coppia celebrerà la loro unione in matrimonio. La convivenza inizierà solo dopo il rilascio del detenuto.

La relazione tra i coniugi ha come unica costante l’instabilità: accesi diverbi e riconciliazione dondolano l’ambiente domestico in un’atmosfera sempre più cupa e asfissiante. Se tra le mura di casa la situazione non è delle migliori, al di fuori le prospettive non sono altrettanto rosee: l’uomo continua a svolgere atti di criminalità e altre attività illegali. Di carattere possessivo, il marito inizia a diventare geloso nei confronti di Norina. La gelosia si trasformerà in breve tempo in violenza: la donna subisce diverse molestie e maltrattamenti fisici e verbali anche davanti agli occhi dei figli e al loro sentimento di impotenza.

Scoperta la relazione extraconiugale da parte del marito, la donna prende la decisione di lasciarlo e si trasferisce dai genitori. Il marito non riesce ad accettare la separazione. Il 2 marzo 2019 si reca nella casa della madre di lei a Melito e la fredda a colpi di pistola. In seguito confessa tutto al suo legale, che a sua volta informa la polizia locale. La sentenza arriva il 13 ottobre del 2021, con la condanna all’ergastolo confermata dalla Corte d’Assise di Appello di Napoli.

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